La donazione Gruber Benco al Museo Revoltella e alla Biblioteca Civica di Trieste

La donazione proveniente dalla famiglia Gruber Benco è stata destinata nel 2000, per volontà di Marta Gruber, ultima rappresentante della famiglia, al Museo Revoltella e alla Biblioteca Civica “A. Hortis” della nostra città.
Articolata in due grossi filoni che giustificano la diversa destinazione, essa è costituita da oltre un centinaio di opere d’arte e da ben più di 4000 volumi. La donazione alla Biblioteca ha proseguito una tradizione, poiché già negli anni Cinquanta Aurelia Gruber, madre di Marta, cedette alla stessa istituzione del materiale documentario, ovvero l’epistolario dei suoi genitori: Silvio Benco e Delia de Zuccoli.
Al cospicuo numero di opere d’arte destinate invece al Museo Revoltella vanno aggiunti tre dipinti significativi donati già negli anni Quaranta da Silvio Benco al Comune di Trieste, e in seguito destinati al Museo dal Presidente del Comune Michele Miani, in accordo con Benco. Le opere citate sono le seguenti: Natura morta di Piero Marussig, Paesaggio di Arturo Fittke e Ritratto del Professor Pierobon di Gino Parin.
La donazione accolta dal Museo Revoltella annovera una serie di opere di grande eterogeneità e in cui senz’altro una parte importante è costituita dalla serie dei ritratti di famiglia, ossia: i due ritratti di Gino Parin in cui è raffigurata Delia de Zuccoli (Trieste 1882 ñ 1949), giornalista e scrittrice che nel 1904 sposÚ Silvio Benco (Trieste 1874 ñ Turriaco 1949), conosciuto nella sede del giornale “L’Indipendente”, i ritratti nei quali lo stesso Parin ritrasse la figlia Aurelia Benco (Trieste 1905 ñ Duino 1995), primogenita dei coniugi Benco e sorella di Claudio, figura di forte temperamento, donna colta e politicamente impegnata, laureata a Bologna in Scienze agrarie e autrice di numerosi testi incentrati sulle problematiche agrarie, direttrice della rivista “Umana” nel secondo dopoguerra e cofondatrice nel 1978 della Lista per Trieste. Ai quattro ritratti citati va affiancato, per non minore rilevanza qualitativa e interpretativa, il ritratto di Delia de Zuccoli realizzato nel 1925 da Bruno Croatto.
Una delle opere fondamentali della raccolta è rappresentata dalla Nave attraccata al porto di Vittorio Bolaffio, significativa anche perché fu il dono che il poeta Umberto Saba riservÚ ad Aurelia e Carlo Gruber in occasione delle loro nozze, nel 1928.
Ai disegni eseguiti nei primi anni Quaranta da Carlo Sbisà, sono affidate le immagini di Anna e Marta fanciulle, rispettivamente primogenita e secondogenita di Aurelia e Carlo Gruber. Nata nel 1929, ad Anna Gruber, attrice, regista, sceneggiatrice, nonché appassionata fotografa, sono dedicate numerose opere della raccolta, tra le quali quelle provenienti dagli amici pittori attivi negli anni Sessanta a Belgrado.
Numerosi artisti sono ancora rappresentati con opere di pittura in questa importante donazione, quali Rinaldo Lotta, Alfredo e Augusto Tominz, Emerico Schiffrer, Adolfo Levier, Giovanni Lomi ed altri. Altrettanto numerose sono infine le opere di grafica, disegni e incisioni di Gino Cadorin, Sabino Coloni, Gianni Russian, Boris Zulian, Tranquillo Marangoni, Federico Righi, Gino de Finetti, Nino Perizi, per nominare alcuni. Anche la presenza delle artiste non manca, nelle personalità originali di Lilian Caraian, Maria Lupieri e Rosetta Czinner.
L’esposizione della donazione Gruber Benco, traguardo importante di un lavoro di catalogazione e studio di una parte del patrimonio del Museo Revoltella, costituisce il secondo “appuntamento” di una serie che, avviata nell’estate del 2005 con l’esposizione dedicata al Lascito Kurl‰nder, si intende proseguire annualmente per la valorizzazione e presentazione al pubblico delle acquisizioni di maggior rilievo e significato del Museo Revoltella.

150° della fondazione del Museo Revoltella

Storie di lasciti e acquisizioni. Un patrimonio lungo 150 anni

Visita il museo

Servizi

Notizie

Condividi