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Arte al femminile: le pittrici triestine

Cogliamo qui l’occasione per parlare di alcune tra le più importanti protagoniste dell’arte triestina del Secondo Novecento, che si sono formate sul territorio nazionale. Risulta

Nathan, Bolaffio, Carmelich e Levier

Visibili al pubblico da oggi I quattro dipinti di maggiore bellezza e valore storico-artistico della collezione Malabotta donata al Museo Revoltella nel 2017 Arturo Nathan,

Edgardo Sambo Cappelletti, Vasi cinesi, olio su cartone, 1945 circa, 60x49 cm, inv. 5234

Vasi cinesi di Edgardo Sambo

Edgardo Sambo Cappelletti, Vasi cinesi, olio su cartone, 1945 circa, 60×49 cm, inv. 5234 Figura di sorprendente poliedricità, nonché personalità di assoluto rilievo nella storia

Giorgio Carmelich, L’aia, 1926, matite colorate su cartoncino, 27,5x37 cm

Franca Fenga e il Museo Revoltella

Giorgio Carmelich, L’aia, 1926, matite colorate su cartoncino, 27,5×37 cm Attiva come volontaria per oltre vent’anni nell’ambito dell’Associazione Amici dei Musei “Marcello Mascherini”, associazione benemerita

da sinistra a destra opere di Bruno Chersicla, Emanuela Marassi, Fabrizio Plessi, Mario (Piccolo) Sillani Djerrahian.

Trieste Settanta: la Galleria Tommaseo

Se Arte Viva e La Cappella Underground furono connotate da un’attività interdisciplinare in cui confluivano gli orientamenti e le specializzazioni dei singoli operatori, dal 1974