Il dipinto, acquistato nel 1913, figurava all’Esposizione Permanente del Circolo Artistico di Trieste con il titolo Al sole. L’acquisizione di un’opera di Celentano, in cui si rivela la ‘facies’ più raccolta ed intimistica della pittura dell’artista partenopeo, per lo più noto come pittore di storia, contribuì a documentare ulteriormente, all’interno della raccolta, la già ben rappresentata scuola napoletana. Fin dai primi anni del nuovo secolo, infatti, la politica delle acquisizioni del Curatorio mirava al completamento delle scuole regionali italiane, congiuntamente ad un incremento della rappresentatività straniera.Nessuna notazione cronologica compare sulla superficie della tela esaminata, tuttavia l’analisi del soggetto raffigurato, può forse suggerire alcuni elementi utili al suo inquadramento generale nella produzione artistica dell’autore. Una donna svestita con i capelli scuri, raccolti, ritratta mentre si protegge dai raggi diretti del sole, servendosi della cortina semitrasparente di una leggera stoffa rossa. Ma la tela da lei sorretta, delicatamente serrata tra le punta delle dita, puntellando i gomiti sul cuscino, non ripara del tutto la sua persona, porgendo in tal modo l’occasione al pittore di cimentarsi nell’ardua resa di un marcato contrasto chiaroscurale. Il soggetto sembra offrire pertanto il ghiotto pretesto per un’esercitazione squisitamente luministica, non possedendo in sé alcun arcano significato e non esplicitando neppure un intento narrativo o meramente ritrattistico.