Il dipinto è stato acquistato dal Museo Revoltella in occasione della Biennale di Venezia del 1966, dove Devetta l’aveva presentato assieme a tre Paesaggi e due Composizioni, tutti del 1966.
Come risulta dal verbale della seduta del Curatorio del 5 luglio 1966, il Vicepresidente Mascherini, discutendo sugli acquisti da farsi all’esposizione veneziana, aveva proposto i nomi di Devetta e di Zigaina “gli unici artisti della Regione presenti alla Biennale, entrambi non adeguatamente rappresentati al Museo”.
Festa in mare, del 1963, appartiene alla fase non figurativa e gestuale dell’artista, seguita alle sperimentazioni di matrice neo-cubista e fauve degli anni quaranta e cinquanta. Negli anni ’50, dedicandosi prevalentemente al tema del paesaggio, Devetta aveva interpretato il vitalismo della natura eliminando progressivamente il filtro compositivo. Per questa via si era avvicinato, negli anni sessanta, all’informale europeo ed all’espressionismo astratto americano ma, pur valorizzando il gesto come espressione della propria dimensione emotiva ed esistenziale, non si era mai allontanato del tutto dal referente reale, di fronte al quale si poneva con l’intento di cogliere “l’essenza non depurata o idealizzata, ma anzi pregna di tutti i colori, le luci, gli umori dello spettacolo naturale” (L. Trucchi), secondo quella simbiosi tra ‘arte’ e ‘vita’ che Francesco Arcangeli ha definito “naturalismo astratto”. Documenta questa ricerca anche il dipinto in esame, dove il groviglio convulso dei segni pittorici sembra alludere alle increspature della superficie marina, nelle cui trasparenze convivono i toni cupi dei fondali e i baluginanti riverberi di luce.
Di Devetta il Museo Revoltella possiede altri tre lavori del periodo figurativo: Dintorni di Trieste (antecedente al 1947), olio su tela, 45×55 cm, inv. 2932; un Autoritratto del 1962, olio su tela, 80×60 cm, inv. 3761 e il dipinto Fiori, 1949, olio su tela, 51×40 cm, inv. 3389. Si segnala inoltre il dipinto di soggetto astratto-informale intitolato Paesaggio in grigio, [1960-65], olio su tela, 100×80, di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia, in comodato d’uso presso il Museo Revoltella dal 1979.