Dopo la formazione iniziale presso la bottega del padre Giuseppe, Alberto Rieger andò a studiare all’Accademia di Venezia grazie all’intervento del barone Pasquale Revoltella. Fino al 1870 fu attivo a Trieste, dopo di che si trasferì a Vienna. Pur continuando a risiedere in Austria continuò a esporre nella sua città natale.Commissionato direttamente da Revoltella, il dipinto Il canale di Suez venne presentato all’Esposizione di Belle Arti, nell’edificio della Borsa, nell’autunno 1864. L’opera era destinata a celebrare l’impresa più importante di tutta la strabiliante carriera del ricco finanziere triestino, che tra il 1861 e il 1862 si era recato personalmente a Suez per verificare l’andamento dei lavori. Sorrentino nel 1994 sottolinea come la veduta «dovette essere realizzata sulla base di un vario repertorio di documenti e ‘colla collaborazione del chiarissimo ingegnere Giuseppe Sforzi’: mappe tecniche per l’estesa pianura e appunti dal vero, o forse riprese fotografiche, per la restituzione dettagliata e fedele della zona d’ingresso al canale». Il risultato finale è molto fedele alla realtà: si possono distinguere perfettamente i due estremi, Suez e Porto Said, mentre al centro sono visibili il Grande Lago Amaro e il lago et-Timsãh, sul quale si affaccia la città di Ismailia. Sulla sinistra, invece, sono facilmente riconoscibili Il Cairo, le piramidi e il delta del Nilo. Di quest’opera esistono anche due cromolitografie (inv. 917 e 919). Oltre al dipinto in questione, Rieger eseguì, per il barone Revoltella, anche un’altra veduta “a volo d’uccello”, raffigurante però la città di Trieste, acquerello. 52X86 cm, inv. 920. Si conservano, inoltre, una veduta della Villa pubblica in Trieste – Ferdinandeo, cromolitografia, 63×88 cm, inv. 893 e un album dedicato a Pasquale Revoltella, che raccoglie 7 vedute di Trieste, tra cui Palazzo Revoltella, eseguite a matita, acquerello e tempera su carta, 30×41 cm., inv. 861.