Marcello Mascherini

Udine 1906 – Padova 1983

Eva
1939
bronzo, inv. 5108
dono degli eredi Hausbrandt, 2010

Mascherini elaborò la figura di Eva nel corso del 1938, momento in cui maturava una concezione della scultura quale espressione artistica autonoma e di per sé significativa, non soggetta a vincoli architettonici o a esigenze decorative. Realizzata solo pochi anni dopo l’Estate (1936), che Mascherini presentò alla X Esposizione d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista delle Belle Arti di Trieste e che fu acquistata dal Museo Revoltella, grazie al contributo donato da S.A.R. il Duca d’Aosta, Eva rappresenta il recupero, rinnovato, della personale predisposizione dello scultore triestino all’arcaismo. In questa fase creativa, la scultura del francese Aristide Maillol nello specifico, rappresenta per Mascherini un modello a cui principalmente guardare e a cui riferirsi per l’elaborazione di tematiche che ricorreranno spesso nella sua produzione artistica, quali appunto EvaFloraPrimavera, le Tre Grazie.

«Attraverso Maillol – scrive a tal proposito Pica – Mascherini pare scoprire la sua più vera vena plastica, anzi più propriamente pare ritrovare quei mezzi tecnici e formali, e ridestare in sé quella particolarissima sensibilità che gli consentiranno le sue prove più alte […]. Particolarmente nell’Eva lo scultore, sul limitare di un classicismo che si consuma e si supera nella modernità, giunge a possedere interamente la forma […]. Il peso carnale dell’Eva, chiuso entro curve solenni, rigorosamente bilanciato dalla grazia del gesto del manco braccio e dal movere del capo attorno all’appiombo architettonico della figura, riceve una virtuale dinamicità proprio dalla lieve, ma audace, deformazione delle anche, nervosamente scavate a imprimere uno scatto vitale, un fremito a pena contenuto nell’opulenza dorata e sensuale della figura stante. E il pomo retto dalla mano destra entra nell’accordo orbitale di sfere suggerito dalle colme coppe dei seni sì da far pensare a taluni ritmi dei disegni classici di Archipenko e di Picasso» (Pica 1945).

Eva ha partecipato a numerose esposizioni importanti, dalla mostra Sindacale triestina del 1940 fino alla più recente esposizione del 2007 dedicata a Mascherini e alla scultura europea del Novecento, allestita nel Salone degli Incanti (ex Pescheria) di Trieste. Da rilevare che nel 1941, in occasione della III Mostra del Sindacato Nazionale Fascista Belle Arti a Milano, l’opera meritò il premio Medardo Rosso.

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