Antiche canzoni spagnole al concerto di domenica 3 dicembre

Mattinate musicali – Autunno 2006 – a cura della Cappella Civica di Trieste

DOMENICA 3 DICEMBRE ñ ORE 11 – auditorium del Museo Revoltella
NOVE CANZONI POPOLARI SPAGNOLE / MISA CRIOLLA
C.Vigini soprano / R.Prestinenzi tenore, F.Cascioli e G.Chiandetti, chitarra e charango, A.Zullian contrabbasso / D.Savron percussioni, Gruppo vocale della Cappella Civica di Trieste,
M.Sofianopulo direttore.
BIGLIETTO D’INGRESSO AI CONCERTI: 5 EURO
(dà diritto all’acquisto di un biglietto per visitare il museo e la mostra di P. Marussig al prezzo ridotto di 3 Euro)

Civico Museo Revoltella
Via Diaz, 27
34123 Trieste
tel. 040-6754350 fax 040 ñ 6754137 revoltella@comune.trieste.it

(nella foto: I. Zuloaga, Lola la Gitana, 1910 -esposta al quinto piano del Museo Revoltella)

I TESTI DELLE CANZONI
9 CANCIONES ESPA—OLAS ANTIGUAS
F. Garcia Lorca – M.Sofianopulo

1 ñ ANDA JALEO
Yo me alivié a un pino verde
por ver si la divisaba,
y solo divisé el polvo
del coche que la llevaba.
Anda, jaleo, jaleo:
ya se acabÚ el alboroto
y vamos al tiroteo.
No salgas, paloma, al campo,
mira que soy cazador,
y si te tiro y te mato
para mi ser· el dolor,
para mi ser· el quebranto.
Anda, jaleo, jaleo…
En la calle de los Muros
han matado una paloma.
Yo cortaré con mis manos
las flores de su corona.
Anda, jaleo, jaleo:

M’arrampicai su un pino verde
per vedere se la scorgevo
ma vidi solo la polvere
della carrozza che la portava.
Anda jaleo, jaleo;
è finita l’allegria
incomincia la sparatoria.
Non andare, colomba, in campagna,
guarda che sono cacciatore
se ti sparo e ti uccido
per me sarà dolore,
per me sarà tormento.
Anda jaleo…
Nella strada dei Muri
uccisero una colomba.
TaglierÚ con le mie mani
i fiori della sua corona.
Anda jaleo…

2 ñ LOS CUATRO MULEROS ñ I QUATTRO MULATTIERI
De los cuatro muleros,
mamita m“a, que van al agua.
El de la mula torda,
mamita m“a, me roba el alma.
De los cuatro muleros,
mamita m“a, que van al r“o,
el de la mula torda,
mamita m“a, es mi mar“o.
De los cuatro muleros,
mamita m“a, que van al campo.
El de la mula torda,
mamita m“a, moreno y alto.

Dei quattro mulattieri,
che van per acqua,
quello del mulo grigio,
mi ruba l’anima.
Dei quattro mulattieri,
che vanno al fiume,
quello del mulo grigio,
sarà mio marito.
Dei quattro mulattieri
che vanno in campagna
quello del mulo grigio
è moro e alto.

3 ñ LAS TRES HOJAS ñ LE TRE FOGLIE
Debajo de la hoja de la verbena,
tengo a mi amante malo:
°Jes˙s, que pena!
Debajo de la hoja de la lechuga.
tengo a mi amante malo
con calentura.

Sotto la foglia della verbena
ho il mio amante ammalato:
Gesù che pena!
Sotto la foglia della lattuga
ho il mio amante ammalato
con febbre.

4 ñ LAS MORILLAS DE JAEN ñ LE MORETTINE DI JA…N
Tres morillas me enamoran
en Jaén: Axa y F·tima y Marién.
Tres morillas tam garridas
iban a coger olivas,
y hall·banlas cogidas
en Jaén: Axa y F·tima y Marién.
Y hall·banlas cogidas
y tornaban desma“das
y las colores perdidas
en Jaén: Axa y F·tima y Marién.
Tres morillas tan lozanas,
iban a coger manzanas
a Jaén: Axa y F·tima y Marién.
D“jeles: øQuién sois, seÃ’oras,
De mi vida robadoras?
Cristianas que éramos moras
en Jaén: Axa y F·tima y Marién.

Tre morettine mi innamorarono
a Jaén: Axa, F·tima e Marién.
Tre morettine leggiadre
che andavano a cogliere olive
e le trovarono già raccolte
a Jaén: Axa, F·tima e Marién.
Le trovarono raccolte
e tornarono smagrite
con le guance scolorite
a Jaén: Axa, F·tima e Marién.
Tre morette così belle
andarono a cogliere mele
e le trovarono già colte
a Jaén: Axa, F·tima e Marién.
Dissi: “Chi siete, signore belle,
ladre della mia vita?”
“Cristiane una volta more
a Jaén: Axa, F·tima e Marién.”

5 ñ “SEVILLANAS” DEL SECOLO XVIII
°Viva Sevilla!
Llevan las sevillanas en la mantilla
un letrero que dice: °Viva Sevilla!
°Viva Triana!
°Vivan los trianeros los de Triana!
°Vivan los sevillanos y sevillanas!
Ay r“o de Sevilla, °qué bien pareces!
lleno de velas blancas
y ramas verdes.

Viva Siviglia!
Portan le sivigliane sulla mantiglia
una scritta che dice: Viva Siviglia!
Viva Triana!
Viva i trianeri, quelli di Triana!
Viva i sivigliani e le sivigliane!
Oh, fiume di Siviglia
come sei bello
pieno di vele bianche
e di rami verdi.

6 ñ IL “CAFF» DI CHINITAS”
En el café de Chinitas
dijo Paquiro a su hermano:
Soy m·s valiente que t˙,
m·s torero y m·s gitano.
SacÛ Paquiro el relÛ
y dijo de esta manera:
“Este toro ha de morir
antes de las cuatro y media”.
Al dar las cuatro en la calle
se salieron del café;
y era Paquiro en la calle
un torero de cartel.

Nel caffè di Chinitas
disse Pachiro al fratello:
sono più bravo di te,
più torero e più gitano.
Pachiro tirÚ fuori l’orologio
e disse così:
il toro morirà
prima delle quattro e mezza.
Quando suonarono le quattro per la strada
ed uscirono dal caffè,
Pachiro era nella strada
un torero rinomato.

7 ñ LOS PELEGRINITOS ñ I PELLEGRINI
Hacia Roma caminan
dos pelegrinos,
a que los case el Papa,
porque son primos.
Han llegado a palacio,
suben arriba
y en la sala del Papa
los desaminan.
Le ha preguntado el Papa
cÛmo se llaman.
El le dice que Pedro
y ella que Ana,
Le ha preguntado el Papa
que si han pecado.
El le dice que un beso,
que le hab“a dado.
Y ha respondido el Papa
desde su cuarto:
°Quién fuera pelegrino,
para otro tanto!
Las campanas de Roma
ya repicaron,
porque los pelegrinos
ya se casaron.

Verso Roma vanno
due pellegrini,
perché il Papa li sposi
ché son cugini.
Giunti al Palazzo
salgono
e nella sala del Papa
tutti li guardano.
Il Papa ha domandato
come si chiamano.
Lui dice Pietro
lei dice Anna.
Il Papa ha domandato
se hanno peccato.
Lui dice che un bacio
glielo aveva dato.
E il Papa rispose
dalla sua stanza:
tutti fossero pellegrini
per lo stesso peccato!
Le campane di Roma
hanno suonato
perché i pellegrini
si sono sposati.

8 ZORONGO
Tengo los ojos azules,
y el corazoncillo igual
que la cresta de la lumbre.
De noche me salgo al patio
y me harto de llorar
de ver que te quiero tanto
y t˙ no me quieres n·.
Esta gitana est· loca,
pero loquita de atar,
que lo que sueÃ’a
de noche quiere que sea verdad.
Las manos de mi cariÃ’o
te est·n bordando una capa
con agrem·n de alhel“es
y con esclavina de agua.
Cuando fuiste novio m“o
por la primavera blanca,
los cascos de tu caballo
cuatro sollozos de plata.
La luna es un pozo chico,
las flores no valen nada,
lo que valen son tus brazos
cuando de noche me abrazan.

Ho gli occhi azzurri
e il cuoricino luminoso
come una fiamma.
Di notte esco nel cortile
e piango fino a stancarmi
perché io ti amo tanto
e tu invece non mi ami.
Questa gitana è matta,
ma matta da legare,
perché pretende
che ciÚ che sogna la notte sia vero.
Le mani del mio amore
ti ricamano un mantello
con i nastri di violacciocche
e una pellegrina d’acqua.
Quando eri il mio fidanzato
nella bianca primavera
gli zoccoli del tuo cavallo
eran quattro singhiozzi d’argento.
La luna è un piccolo pozzo,
i fiori non valgono niente.
Quello che vale sono le tue braccia
quando di notte mi abbracciano.

9 ñ LOS REYES DE LA BARAJA ñ I RE DEL MAZZO
Si tu madre quiere un rey,
la baraja tiene cuatro:
rey de oros, rey de copas,
rey de espadas, rey de bastos.
Corre que te pillo,
corre que te agarro,
mira que te lleno
la cara de barro.
Del olivo
me retiro,
del esparto
yo me aparto,
del sarmiento
me arrepiento
de haberte querido tanto.

Se tua madre vuole un re,
il mazzo ne ha quattro:
re di quadri, re di picche,
re di fiori, re di cuori.
Corri che ti prendo
corri che ti acchiappo,
guarda che ti riempio
la faccia di fango.
Dall’olivo
mi ritiro,
dallo sparto
mi apparto,
del sarmento
mi pento,
per averti amato tanto.

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Chiusura parziale Museo Revoltella dal 15 ottobre al 31 marzo

Si avvisano i gentili visitatori che dal 15 ottobre 2024 al 31 marzo 2025 l’apertura del Museo sarà limitata e l’accessibilità sarà parziale per lavori di manutenzione straordinaria finalizzati alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive nell’ambito del PNRR (Missione 1, Componente 3, Investimento 1.2).
Sarà possibile accedere solo alla dimora baronale, che nel periodo dei lavori presenterà barriere architettoniche a tutti i piani e non sarà pertanto visitabile da persone a mobilità ridotta. La parte baronale, con ingresso da via Cadorna 26, sarà aperta tutti i giorni (tranne il martedì) con orario 9 – 19 ad ingresso gratuito.