Il Museo Revoltella la ricorda oggi con particolare gratitudine e affetto per il rapporto costruttivo e la costante collaborazione e disponibilità dimostrate, a partire dagli anni Novanta, nel concedere in prestito nelle varie occasioni espositive la sua importante collezione d’arte, i libri preziosi e la cospicua documentazione archivistica.
Un ricco patrimonio artistico-culturale, condiviso e incrementato in molti anni assieme al marito Manlio Malabotta (Trieste 1907 – 1975), intellettuale raffinato, critico d’arte e appassionato collezionista, personalità di grande rilievo nel panorama artistico-culturale triestino e nazionale del XX secolo.
La recente donazione destinata al Museo Revoltella (2017), un prestigioso nucleo di opere d’arte di grande valore storico-artistico, permette oggi di documentare ampiamente e con notevole ricchezza la pittura locale del Novecento conservata al Museo Revoltella.
Poco più di una ventina di pezzi straordinari, quali i dipinti “Solitudine” di Arturo Nathan e “La cinesina” di Vittorio Bolaffio, i fantastici pastelli e le fotografie futuriste di Giorgio Carmelich, il ritratto di Manlio Malabotta di Levier, e poi ancora opere di Arturo Fittke e Mario Lannes.
Un ulteriore contributo della generosa e lungimirante collezionista triestina alla valorizzazione di un patrimonio d’arte e cultura che oggi appartiene a tutti noi.