![Giorgio Carmelich, L’aia, 1926, matite colorate su cartoncino, 27,5x37 cm](https://museorevoltella.it/wp-content/uploads/2020/04/Carmelich_Malabotta-1024x762.jpeg)
Il Museo Revoltella la ricorda oggi con particolare gratitudine e affetto per il rapporto costruttivo e la costante collaborazione e disponibilità dimostrate, a partire dagli anni Novanta, nel concedere in prestito nelle varie occasioni espositive la sua importante collezione d’arte, i libri preziosi e la cospicua documentazione archivistica.
![Adolfo Levier, Manlio Malabotta, prima metà anni Trenta, olio su cartone, 72,5x66,5 cm](https://museorevoltella.it/wp-content/uploads/2020/04/Levier_Manlio-Malabotta-897x1024.jpg)
Un ricco patrimonio artistico-culturale, condiviso e incrementato in molti anni assieme al marito Manlio Malabotta (Trieste 1907 – 1975), intellettuale raffinato, critico d’arte e appassionato collezionista, personalità di grande rilievo nel panorama artistico-culturale triestino e nazionale del XX secolo.
La recente donazione destinata al Museo Revoltella (2017), un prestigioso nucleo di opere d’arte di grande valore storico-artistico, permette oggi di documentare ampiamente e con notevole ricchezza la pittura locale del Novecento conservata al Museo Revoltella.
![Vittorio Bolaffio, La cinesina, 1913 circa, olio su tela, 50, 36,5 cm](https://museorevoltella.it/wp-content/uploads/2020/04/Bolaffio_La-cinesina-722x1024.jpg)
Poco più di una ventina di pezzi straordinari, quali i dipinti “Solitudine” di Arturo Nathan e “La cinesina” di Vittorio Bolaffio, i fantastici pastelli e le fotografie futuriste di Giorgio Carmelich, il ritratto di Manlio Malabotta di Levier, e poi ancora opere di Arturo Fittke e Mario Lannes.
Un ulteriore contributo della generosa e lungimirante collezionista triestina alla valorizzazione di un patrimonio d’arte e cultura che oggi appartiene a tutti noi.
![Arturo Nathan, Solitudine, 1930, tempera e olio su tavola, 81x100 cm](https://museorevoltella.it/wp-content/uploads/2020/04/Nathan_Malabotta-1-1024x818.jpeg)