Francesco Pezzicar

Duino 1831 – Trieste 1890

Colazione disturbata
ante 1873 marmo, inv. 808
legato baronessa Cecilia de Rittmeyer, 1911

Formatosi a Trieste con Giovanni Moscotto alla Scuola gratuita di Disegno, fondata da Pasquale Revoltella e Francesco Gossleth, Francesco Pezzicar frequentò l’Accademia di Venezia tra il 1856 e il 1860 grazie all’aiuto finanziario della Principessa di Torre-Tasso e della baronessa de Rittmeyer, che farà dono al Museo Revoltella della Colazione disturbata nel 1911. Si tratta di un «grazioso gruppetto in marmo del puttino defraudato nel pasto da una gallina», che possiamo «chiamare scherzo gentile con tanta grazia composto. Sappiamo che questo lavoro gli fu commesso dal sig. cav. Rittmeyer, e desidereremmo che molti la città nostra vantasse di simili mecenati, ad incremento delle arti ed a compenso dei coscienziosi artisti» («Il Cittadino» 1873).

La Colazione disturbata, esposta al IV piano della Galleria d’arte moderna, è una fantastica testimonianza del soggetto cosiddetto ‘di genere’, che ebbe molta fortuna, nel corso della seconda metà dell’Ottocento, sia in pittura che in scultura.

Numerosi artisti all’epoca descrissero scenette all’aperto o all’interno delle case, rappresentando con estremo realismo fatti quotidiani, scene di vita vissuta, come questa graziosa e delicata ‘schermaglia’ tra un bimbo e un gallo affamato.

Lo scultore Francesco Pezzicar, che completò la sua formazione a Firenze con Giovanni Duprè e a Roma, viene ricordato soprattutto per la realizzazione dell’opera L’emancipazione dei negri del 1873, ma si distinse a Trieste anche per l’esecuzione accurata di numerose opere funerarie e allegoriche.

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