Il disastro minerario di Arsia del 1940 in uno spettacolo e in un convegno

ARSIA, 28 FEBBRAIO 1940 IL PIÚ GRANDE DISASTRO DELLA STORIA MINERARIA ITALIANA NEL 75° ANNIVERSARIO

GIORNATA DI STUDI – venerdì 27 febbraio, ore 15, auditorium del museo Revoltella
LETTURA SCENICA – sabato 28 ottobre, ore 11.30, teatro/cinema di Albona
LETTURA SCENICA – domenica 1° marzo, ore 17, auditorium del museo Revoltella

Alle ore 4.35 di mercoledì 28 febbraio 1940, ai livelli 15, 16, 17 e 18 della miniera dell'Arsa (Istria), ci fu uno scoppio che causò un'ondata esplosiva che percorse cantieri e gallerie alimentandosi dove fu possibile attraverso la combustione della polvere di carbone e mutandosi successivamente in aria compressa e quindi in fumo ed ossido di carbonio. In quel momento, alla fine del turno di notte, in miniera si trovavano centinaia e centinaia di uomini; i morti, alla fine furono 185, gli intossicati circa 150: cittadini italiani di nazionalità italiana, croata e slovena.
Si trattò di uno dei più gravi disastri della storia mineraria mondiale e probabilmente del più grave infortunio collettivo della storia d'Italia.
Dopo le sanzioni ai danni dell'Italia per l'aggressione all'Etiopia e la svolta economica autarchica decisa da Mussolini, le miniere di lignite dell'Arsa erano diventate strategiche. Furono pertanto sottoposto ad uno sfruttamento intensivo al punto che la produzione raggiunse in breve tempo il milione di tonnellate di carbone all'anno e la forza lavoro i 7.000 addetti. Nella valle del torrente Carpano venne edificata la città mineraria di Arsia (oggi Raša), alla cui “fondazione” fu presente Mussolini, che pose la prima pietra per la “Casa del fascio” e scese in miniera cimentandosi nel lavoro del minatore.
A fare le spese di una produzione febbrile e incosciente (che in gergo minerario si dice “di rapina”) fu la sicurezza dei lavoratori. Infatti, già prima del disastro del 28 febbraio, ci furono altri incidenti collettivi, di cui due particolarmente gravi nel 1937 e 1939 che causarono, rispettivamente, la morte di 13 e 7 operai.
Il 75° anniversario della catastrofe, attraverso un programma che si snoda tra Trieste ed Albona, è l'occasione per commemorare i caduti e contribuire a dare la notorietà che merita a un fatto tanto grave quanto poco conosciuto.
Le manifestazioni sono organizzate dal Comune di Trieste
Circolo di cultura istroveneta “Istria”; Istituto regionale per la cultura istriana (IRCI); Comunità degli italiani “Giuseppina Martinuzzi” di Albona,in collaborazione con Città di Labin / Albona Comune di Raša / Arsia, con la partecipazione di Associazione musicale “Serenade Ensemble”

PROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI

VENERDÍ 27 FEBBRAIO, ORE 15
GIORNATA DI STUDI
AUDITORIUM DEL MUSEO REVOLTELLA
Via Diaz 27, Trieste

Saluti istituzionali
Roberto Cosolini, Sindaco di Trieste
Glorija Paliska Bolterstein, Sindaco di Raša / Arsia
Tulio Demetlika, Sindaco di Labin / Albona

Lettura di poesie di Isabella Flego, poetessa nata ad Arsia
Donatella Stabile

Presentazione di Livio Dorigo

Interventi
Francesco Krecic, Arsia: la fondazione di un centro minerario in Istria tra le due guerre
Rinaldo Racovaz, La costruzione della città di Arsia
Natasha F. Pulitzer, La visione urbana di Gustavo Pulitzer Finali
Pausa caffè

Proiezione Cinegiornali Luce dedicati ad Arsia e spezzoni di un''intervista inedita a Guido Miglia
Francesco Fait, Arsia, 28 febbraio 1940: "una delle tante tragedie minerarie"
Tullio Vorano, Alcune considerazioni sulle vittime della tragedia mineraria di Arsia
Luciano Santin, Arrigo Grassi, un eroe “inutile”

SABATO 28 FEBBRAIO, ORE 11,30
LETTURA SCENICA
Arsia, 28 febbraio 1940, ore 4.35 circa
SALA CINEMATOGRAFICA DELLA CITTÁ DI ALBONA
a cura di
Associazione musicale “Serenade Ensemble”
Un ensemble di dieci musicisti e due voci narranti, coadiuvati da proiezioni di immagini fisse e in movimento, raccontano il disastro di Arsia del 28 febbraio 1940. Un testo inedito, scritto per l'occasione da Francesco Fait, che è frutto esclusivamente dell'assemblaggio di fonti storiche e documentarie che si avvicendano come tessere di un mosaico a raffigurare uno dei più gravi e meno noti incidenti sul lavoro della storia d'Italia. Un racconto messo in scena nel 75° anniversario esatto del disastro, a poche centinaia di metri dal “castello di estrazione” della miniera che ancora oggi svetta sul paesaggio di Albona.

a seguire
Celebrazioni con la partecipazione di
Comune di San Giorgio di Nogaro
Associazione Veneti nel Mondo, Venezia
Associazione Ad Undecimum, San Giorgio di Nogaro
Associazione Raša Art di Raša /Arsia

DOMENICA 1° MARZO, ORE 17
LETTURA SCENICA
Arsia, 28 febbraio 1940, ore 4.35 circa
AUDITORIUM DEL MUSEO REVOLTELLA (REPLICA)

info: cmsa@comune.trieste.it
tel. 348 0369025
TUTTE LE INIZIATIVE SONO A INGRESSO LIBERO

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