il Gorni Kramer Quartet per l’ultima mattinata, il 2 maggio

AUDITORIUM DEL MUSEO REVOLTELLA

DOMENICA 2 maggio 2010 ORE 11.00

Gorni Kramer Quartet e Martina Feri

 

Sebastiano Zorza fisarmonica

Marko Feri chitarra

Aleksandar Paunovic basso

Giorgio Fritsch batteria

Martina Feri canto

Musiche di:

Kramer, Ferrari, Martino, Thomain, Astier, Confrey, Rossi…

 

Gorni Kramer Quartet

Il “Gorni Kramer Quartet” nasce nel 2003 ed è composto da affermati musicisti:  Sebastiano Zorza alla fisarmonica, Marko Feri alla chitarra, Aleksandar Paunović al basso e Giorgio Fritsch alla batteria. Ultimamente collabora con il gruppo la cantante jazz Martina Feri. Il repertorio del gruppo comprende brani dell’età d’oro del swing, sia europeo (italiano, francese) che americano, balads jazz, tango argentino e musiche degli anni ’50-’60, con atmosfere di “valse musette” e “gypsy jazz”. Il quartetto porta il nome del grande fisarmonicista italiano che firmò le musiche di alcuni programmi di successo che rappresentano la storia della televisione italiana.

 

”L’epoca che viviamo, se ha un pregio, è quello di permettere, in mezzo ad una foresta di produzioni spesso omologate da una globalizzante ovvietà (se non noia), di trovare spazio anche per cose lievi e piccole. Due termini che qui, lungi dall’essere riduttivi o peggio, indicano invece la riscoperta, ad opera di Sebastiano Zorza, di un mondo che fu bellissimo nella sua lievità (non leggerezza) ma non fu piccolo. Quella che può essere definita musica variété (più autarchicamente musica del Varietà) fu la colonna sonora di una stagione particolare della cultura sociale e del costume del nostro Paese, che, però, trovò un elemento di aggancio in un altrettanto particolare milieu – è il caso di dirlo – della cultura francese già alle prese con il mondo fascinoso dei Valzer musette in riferimento al nome di un particolare loro tipo di fisarmonica. Ci sono musiche che sono la memoria di un’epoca in senso sostanziale, capaci di far cogliere un clima, un complesso di sensazioni con maggior forza, chiarezza e immediatezza di qualsiasi dotto saggio. Il cuore di questa musica variété che ha rasserenato almeno tre generazioni è nella fisarmonica…tutto ciò, invece di veleggiare verso una sconsolante banalità può prendere la strada del più indiavolato virtuosismo. Ma si tratta di un virtuosismo non aggressivo, tanto meno borioso, forse appunto affabilmente “modulante” dove l’accademia più elegante non è dimentica della semplicità cantabile. Dove non si modulano solo accordi e tonalità. Ma, soprattutto, si modula un alfabeto emotivo ricco di nostalgie…La presenza, come ospiti, della cantante Martina Feri e del noto fisarmonicista Peter Soave impreziosiscono ulteriormente un’opera musicale ricca di affetto e attenzione per un mondo scomparso. Ma non inutile, capace di ricordarci che c’è stata un’epoca non lontana in cui divertimento e qualità, inventiva e intrattenimento, stile, sentimento ed educazione – basti citare quattro pezzi di Bruno Martino – infine, come collante del costume sociale, si davano la mano e la cosiddetta musica leggera era interpretata da grandi professionisti, pieni di passione, serietà e consapevolezza artistica. Se quest’opera è credibile e bella è soprattutto perché i musicisti, a partire da Sebastiano Zorza, hanno applicato tutta la loro più attenta magistralità a rileggere, come loro storici Maestri, una musica “semplice” con la virtù esecutiva e sensibile di preparatissimi interpreti. (dal booklet del CD “Modulante, Marco Maria Tosolini)

 

www.gornikramerquartet.com

 

Recensioni

 

"…Sebastiano Zorza, un grande della fisarmonica, dotato di grande capacità comunicativa e di un suono dalle molteplici sfumature, Marko Feri, chitarrista in possesso di solido talento, di fraseggio espressivo e tecnica brillante, Aleksandar Paunović, bassista puntuale nel sostegno e fantasioso negli interventi, Giorgio Fritsch, batterista di rara eleganza e prezioso nelle varietà timbriche e dinamiche: un ensemble affiatato e comunicativo, con un repertorio accattivante e coinvolgente che ha accesso l’entusiasmo del pubblico…un programma carico di idiomi di gusto jazzistico e popolare, dal sapore un po’ retrò, capace di incollare alle seggiole gli ascoltatori…" (Messaggero Veneto)

 

“…un ensemble, fondato nel 2003, che vanta oggi un perfetto affiatamento e un suono compatto e pulito, con esiti di rarà intensità…Martina Feri, interprete di straordinario carattere, con tecnica impeccabile e stile coinvolgente…” (Il Piccolo)

 

“…il fisarmonicista Sebastiano Zorza si mette in luce esibendo un vertiginoso virtuosismo. Il dialogo giocato in duo con la chitarra di Marko Feri è veramente di altissimo livello…Splendida la voce di Martina Feri, che ammalia il pubblico con la morbidezza di una voce omogenea in tutta l’estensione e la bravura di una consumata jazz singer…” (Il Messaggero)

 

 

“…un disco (Notes Vagabondes) che merita indubbiamente di essere conosciuto e divulgato, sia per la qualità degli interpreti, sia per la scelta del programma proposto. Gli ottimi esecutori, che compongono il “Gorni Kramer Quartet”…hanno il merito di farci compiere un affascinante viaggio – attraverso musiche “senza barriere”, al di là di stili e generi ben precisi – che dagli anni ’40 / ’50 giunge verso la fine del secolo scorso. Un percorso “incrociato” e variegato, ma accomunato da un feeling ritmico sempre ben presente e coinvolgente, che – nella parte forse più “preziosa” (e anche culturalmente coraggiosa) del programma – ci fa rivivere l’epoca del secondo dopoguerra italiano;

 

periodo che fu caratterizzato musicalmente da una certa “americanizzazione”, ovvero da una influenza “jazzistica”, la quale fu spesso abbinata, in felice connubio, alla tradizionale linea melodica italiana…Il viaggio, nel tempo e nello spazio, propostoci dall’affiatato gruppo, ci porta poi in Francia, con un’altra parte abbastanza consistente del programma…interessante ed intrigante percorso musicale.” CD Review, Alessandro Mugnoz

 

“Strumento sinfonico, ecumenico come pochi altri, la fisarmonica ha flirtato a lungo con una fama equivoca (resti di vino sul tavolo, suonatori ciechi all’angolo, la mala) e poi ne ha fatto ragione d’arte. Lo straordinario quartetto che rende omaggio nel nome ad uno dei suoi monumenti, è nato alla frontiera orientale d’Italia; miscela jazz e sensibilità balcaniche, fa grande musica. E non c’è piede che non prenda a battere, fianco femminile che non accenni a muoversi.” (La Regione Ticino, “The best of Youtube” di Erminio Ferrari)

 

“Un poker d’assi nel nome di Kramer…Modulante, una lezione di stile…fin dalle prime battute appare chiaro che stiamo parlando di un prodotto di classe, di esecuzioni impeccabili…nei credits troviamo la prestigiosa collaborazione di uno dei numero uno al mondo di bandoneon, fisarmonica e accordion: Peter Soave, musicista di origine italiana, nato e formatosi a Detroit, oggi il più accreditato esponente della cultura musicale ereditata dai grandi fisarmonicisti del passato…il quartetto ha saputo rileggere le composizioni del maestro Kramer con una chiave secca, senza fronzoli, molto nature…Un disco importante, questo del Gorni Kramer Quartet: molto più di un semplice omaggio o di un percorso della nostalgia.” (Messaggero Veneto)

 

MATTINATE MUSICALI INTERNAZIONALI EDIZIONE 2009-2010

 

Comune di Trieste/Assessorato alla cultura/ Civico Museo Revoltella

In collaborazione con Nuova Orchestra “Ferruccio Busoni”

 

Con il contributo di: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Assessorato alla Cultura/Assessorato alle Attività Produttive/Provincia di Trieste/Fondazione de Claricini Dornpacher

 

 

 

 

 

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