Il mestiere delle arti. Guido Marussig (1885-1972)

Comune di Trieste
Assessorato ai beni e alle attività culturali
Civico Museo Revoltella – Galleria d’arte moderna

Il mestiere delle arti. Guido Marussig (1885-1972)

31 luglio – 10 ottobre 2004
Museo Revoltella, via Diaz, 27 ñ Trieste

Continuità di un programma espositivo
Nel corso dell’ultimo decennio l’attività espositiva del Museo Revoltella è stata costantemente indirizzata a valorizzare e ad approfondire la vita e l’opera degli artisti triestini del Novecento. Tale impegno con il pubblico e con la città di Trieste, che fu preso fin dal 1992, anno della riapertura del Museo Revoltella dopo la sua ventennale chiusura, ha trovato riscontro nelle numerose esposizioni che dal 1993 ad oggi sono state dedicate ad illustri artisti e architetti concittadini quali Cesare Sofianopulo, Enrico Nordio, Nino Perizi, Bruno Chersicla, Carlo Sbisà, Augusto Cernigoj, Giannino Marchig fino alla recente mostra di Marcello Dudovich, che ha ottenuto un eccezionale successo di pubblico e di critica.
Proprio in occasione dell’esposizione dedicata al grande artista-cartellonista si è manifestata la volontà di estendere il progetto di approfondimento e valorizzazione anche ad un altro artista triestino di altissimo livello, attivo con successo anche nel settore cartellonistico: Guido Marussig.

Gli studi sull’artista
Sembra quasi incredibile che la figura di Guido Marussig (Trieste, 1885 ñ Gorizia, 1972) non sia stata fino ad ora oggetto di un sistematico recupero critico e di un’analisi storica rigorosa: un nome che si direbbe destinato alla citazione frettolosa, continuamente lambito dalle riletture più recenti di fondamentali nodi culturali, ma a cui non si dedica più di una scheda di catalogo.
Allestire quindi una rassegna su questo artista appare non soltanto un doveroso omaggio ad un autore triestino che ha operato con rigore e coerenza dando prove di altissima qualità, ma si puÚ dimostrare anche una straordinaria occasione per ripercorrere attraverso la sua biografia artistica e intellettuale alcune tappe fondamentali della cultura italiana del Novecento, su fronti diversi come quello della pittura, della incisione, dell’illustrazione, della grafica pubblicitaria, della scenografia, della decorazione murale, dell’arredamento, dell’architettura e delle arti visive in generale.
Quello che caratterizza la figura di Marussig è non solo la sua poliedricità, ma anche la complessità dei suoi rapporti culturali a partire dai primi anni della formazione triestina e veneziana (ricordiamo la presenza alle biennali veneziane a partire dal 1905 e quindi la frequentazione del gruppo di Cà Pesaro). Con il trasferimento a Milano, nel 1916, l’attività grafica (sia in ambito editoriale che pubblicitario) sembra diventare prevalente rispetto alla pittura, mentre proprio negli anni della guerra si delinea una stretta collaborazione con Gabriele d’Annunzio. Dalla scenografia per “La Nave” al coinvolgimento come “primo edile” nell’impresa fiumana, dai progetti grafici alla decorazione del Vittoriale, il rapporto con il “poeta” diviene un nodo critico fondamentale per una rilettura dell’opera di Guido Marussig e della sua posizione nei confronti del dibattito artistico contemporaneo. Negli anni Venti e Trenta l’ambito di intervento si estende alle arti decorative (ricordiamo la partecipazione alle Biennali di Monza e Triennali milanesi), a cui si affianca un impegno sul fronte della promozione culturale e dell’insegnamento (basti pensare alla direzione dell’Istituto d’Arte Paolo Toschi di Parma, che segna profondamente la cultura di una generazione di artisti, e al Liceo Artistico di Brera). Sono questi gli anni del dibattito sul rapporto arte-architettura e Marussig, che già si era cimentato con il concorso per l’abside di San Giusto (poi vinto da Cadorin), partecipa ad alcune delle principali imprese milanesi della fine degli anni Trenta (Palazzo di Giustizia, Nuovo Ospedale Maggiore). Nel secondo dopoguerra la ricerca pittorica ritornerà prevalente, affiancando il suo impegno didattico.

La mostra del Museo Revoltella
L’esposizione, sostenuta dall’assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, organizzata dal Museo Revoltella e curata dalla direzione del museo assieme a Vanja Strukelj e Gianfranco Sgubbi, si è avvalsa della collaborazione di importanti Musei italiani, fondazioni e archivi nazionali di prestigio, tra cui citiamo la Galleria Ca’Pesaro, il Gabinetto Disegni e Stampe del Museo Correr di Venezia, la Galleria Rizzarda di Feltre, la Galleria Ricci-Oddi di Piacenza, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, la Galleria Pitti, il Museo Fattori di Livorno, Il Museo Luigi Bailo di Treviso e i Civici Musei di Storia e Arte di Trieste. A cui si aggiungono gli archivi e il Museo Teatrale alla Scala, L’archivio Storico Ricordi e le Civiche Raccolte d’Arte applicata ed Incisione di Milano.
Rilevante è stata, inoltre, la partecipazione dei collezionisti e delle gallerie d’arte private che hanno partecipato con entusiasmo e generosità a questa iniziativa.
Le opere in mostra, oltre un centinaio tra olii, tempere, incisioni e disegni, bozzetti di scena, figurini per costumi, bozzetti per decorazione d’ambiente, nonché una ricca testimonianza dell’attività illustrativa di Guido Marussig (cartoline, libri, riviste), saranno esposte nella sede del museo, in via Diaz 27, a Trieste, al quinto piano della Galleria d’arte moderna.
La rassegna, la cui inaugurazione è prevista per il 31 luglio p.v, terminerà ai primi di ottobre.

Il catalogo della mostra
Raccoglierà una serie di contributi importanti per l’approfondimento della multiforme attività artistica di Guido Marussig, dalla produzione pittorica a quella grafica e illustrativa, dall’impegno nell’ambito della decorazione alla produzione scenografica. Sono inoltre previsti alcuni approfondimenti che cercheranno di indagare i rapporti tra Guido Marussig e Trieste, città natale, di mettere in luce alcuni progetti che lo vedono attivo a Ferrara in stretto rapporto con Lupis, e di ricostruire il suo ruolo nell’organizzazione dell’attività dell’ Istituto d’Arte di Parma.

Per informazioni e richieste di materiale, telefonare o inviare un fax a:
Civico Museo Revoltella – Galleria d\’arte Moderna, via Diaz 27, 34123 Trieste
tel. 040.675 4273 dott. Sergia Aloisi ñ 040 675 4296 Ylenia Apollonio
fax. 040.675 4137
e-mail: revoltella@comune.trieste.it web-site: www.museorevoltella.it

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