Il violino di Dan Zhu presentato da Guido Zaccagnini, domenica 23 gennaio

 

 

Comune di Trieste / Assessorato alla Cultura                                         

Civico Museo Revoltella / Galleria d’arte moderna

In collaborazione con la Nuova Orchestra “Ferruccio Busoni” / con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/ Assessorato alla Cultura e Assessorato alle Attività Produttive / Provincia di Trieste/ Fondazione de Claricini Dornpacher/Fondazione Benefica Alberto e Kathleen Casali

 

 

In collaborazione con

Nuova Orchestra “Ferruccio Busoni”

 

MATTINATE MUSICALI INTERNAZIONALI

DECIMA EDIZIONE

MUSEO REVOLTELLA

 

 

DOMENICA 23 gennaio 2011 ORE 11.00

 

“Concerto dedicato ad Aldo Belli”

Presentazione di Guido Zaccagnini

 

Nuova Orchestra “Ferruccio Busoni”

Massimo Belli direttore

Dan Zhu violino

Andrea Rucli pianoforte

David Zerjal fisarmonica

Tamara Stanese voce recitante

Programma

Joseph Haydn:              

Concerto in re minore per violino, pianoforte e archi

Allegro moderato – Adagio –                                                             

Marco Sofianopulo:   

Tre Canti dalla poesia popolare greca per fisarmonica archi e voce recitante

Felix Mendelssohn:      

Concerto per violino, pianoforte e archi in re minore

Allegro – Andante – Allegro

 

L’ ORCHESTRA DA CAMERA “FERRUCCIO BUSONI”, complesso storico fondato nel 1965 da Aldo Belli è stato uno dei primi del suo genere sorti nel dopoguerra e svolge attività artistica di livello da quarantacinque anni. Nel 2008 è stata riconosciuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia “organismo di interesse regionale”

Il 25 ottobre 2005 per festeggiare il 40° anniversario di attività artistica dell’orchestra, si è tenuto un concerto al Teatro Verdi di Trieste che ha avuto un grande successo di pubblico e di critica, con la partecipazione straordinaria del violinista Salvatore Accardo.

L’ orchestra si è posta all’attenzione del pubblico e della critica suonando in Austria, Slovenia, Croazia, Germania, Svizzera, Tunisia e Italia, con solisti d’eccezione, quali Domenico Nordio, Michael Flaksman, Lucio Degani, Federico Agostini, Massimo Gon, Friedemann Eichhorn, Peter Bannister, Markus Placci, Mauro Maur, Cristiano Rossi, Sandro De Palma, Dan Zhu, Niek De Groot, Mirel Iancovici ecc.

Da sempre attenta alla diffusione della musica contemporanea ha al suo attivo molte prime esecuzioni assolute di compositori quali: Nieder, Sofianopulo, Dott, Margola, Conti, Viozzi, Coral ecc.

Nell’ottobre 2002 ha tenuto un concerto a Trieste per l’iniziativa Adriatico – Jonica, in occasione della visita del Presidente del Consiglio e dei ministri degli Esteri di vari paesi.

Recentemente si è esibita per i festeggiamenti del 700° anniversario della Cattedrale di San Giusto a Trieste, nel Duomo di Loreto e nel Duomo di Ascoli Piceno, per le Settimane Musicali di Lugano e ai Festival Internazionali di Hammamet e di El Jem.

Il 6 marzo 2004 ha tenuto un concerto a Vittorio Veneto col violinista Markus Placci, vincitore del 26° Concorso Nazionale di Vittorio Veneto, dove nel corso della serata è stato assegnato il “Premio Musicarchi 2004 alla Carriera” a Renato Zanettovich (importante riconoscimento assegnato in precedenza a Claudio Abbado, Riccardo Muti, Salvatore Accardo e Piero Farulli). L’orchestra è formata da affermati strumentisti vincitori di importanti concorsi internazionali, che possono vantare una lunga esperienza concertistica nel campo solistico e cameristico e tramandano la civiltà musicale del Trio di Trieste e del Quartetto Italiano di cui sono stati allievi.

 

L’ensemble ha inciso un CD per la casa discografica Velut Luna con Domenico Nordio, e quattro con l’etichetta Rainbow, l’ultimo dei quali contenente musiche di Franco Margola in prima registrazione mondiale.

MASSIMO BELLI diplomato con il massimo dei voti e la lode, ha studiato violino e musica da camera con B. Polli, R. Zanettovich, P. Farulli, S. Accardo, H. Szeryng e il Trio di Trieste.

Premiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali, ha debuttato sedicenne al Teatro Politeama Rossetti di Trieste per la Società dei Concerti; in seguito ha suonato da solista, nelle più importanti sale italiane (Teatro Verdi di Trieste, Teatro La Fenice di Venezia, Sala Bossi di Bologna, Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Circolo della Stampa di Milano, Conservatorio di Torino, Teatro Litta di Milano, Castel Sant’Angelo a Roma, Festival di Todi, Estate Fiesolana, Sala dei Giganti a Padova, Aterforum di Ferrara ecc.) in tutta Europa, ex unione Sovietica, Turchia e Sud America.

Ha interpretato i principali concerti del repertorio violinistico accompagnato da importanti orchestre: Sinfonica del Conservatorio di Praga (Ciaikovskji), Angelicum di Milano (Beethoven), Teatro Verdi di Trieste (Bruch), Haydn Philarmonia (Mendelssohn), Orchestra da Camera di Salisburgo (Mozart) ecc. E’ stato primo violino di spalla dell’orchestra Giovanile Italiana, dall’Orchestra Busoni, della Haydn Philarmonia e primo violino e direttore dei Virtuosi dell’Ensemble di Venezia.

Ha registrato per radio e tv Italiana, Sovietica, Tedesca, Jugoslava, Brasiliana, Austriaca ecc. e inciso per Sipario Dischi, in prima mondiale musiche di Donizetti per Nuova Era e di Tartini  per la Tirreno Editoriale di Lugano.

Ha studiato direzione d’orchestra con Aldo Belli e Julian Kovatchev.

E’ professore di violino al Conservatorio di Trieste, al Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, ai corsi estivi di Solighetto e recentemente è stato invitato per una Masterclass al Conservatorio Reale di Murcia (Spagna), alla Hoochschule di Mannheim e all’Accademia di Tallin .

Guido Zaccagnini e’ nato a Roma nel 1952 e si è dedicato alla musica sotto diversi aspetti. Come pianista, ha eseguito e registrato (per l’etichetta Edipan) le musiche liederistiche di F. Nietzsche, affrontando anche, per anni, il repertorio contemporaneo con il complesso "Spettro Sonoro" da lui fondato (ha suonato, tra l’altro, in prima esecuzione assoluta, "Madrigale" di Aldo Clementi). Ha inoltre partecipato a spettacoli teatrali e televisivi. Come compositore, ha firmato le musiche di film ("Roma, Paris, Barcelona", premio De Sica 1989), documentari ("Ultimo minuto", "Geo e Geo", "Il decalogo dei Taliban"), sceneggiati radiofonici ("Parigi sbastigliato", "Football Concert") e fiction ("Vortice", girato nel 2002 in Afghanistan). Come critico musicale, ha collaborato con quotidiani, settimanali e riviste specializzate; da anni, inoltre, conduce programmi musicali per la Terza Rete Radiofonica della RAI. Ha curato e tradotto per le Edizioni Adelphi il libro di Charles Rosen "La generazione romantica"; per Einaudi, ha tradotto il libro di Maynard Solomon "Su Beethoven"; per la Pendragon di Bologna, ha scritto il libro "Hector en Italie", dedicato a Hector Berlioz. Insegna "Storia della Musica" al Conservatorio "F. Morlacchi" di Perugia e all’Università "Roma Tre".

 

Dan Zhu, considerato «uno degli artisti cinesi emergenti internazionali» dalla rivista Gramophone, e definito «un artista di cui colpiscono la toccante umiltà e lo splendido suono» dal mensile The Strad, Dan Zhu sta rapidamente guadagnando una statura internazionale.
Nato a Pechino, debutta in pubblico all’età di nove anni, eseguendo il Concerto per violino di Mendelssohn con la China Youth Chamber Orchestra, per poi entrare a dodici anni al Conservatorio Centrale di Musica di Pechino. Quattro anni più tardi, gli viene assegnata una borsa di studio per studiare con Lucie Robert presso il Mannes College of Music di New York. Approfondisce negli anni la conoscenza della musica con Ivry Gitlis, Gerard Poulet e Aaron Rosand. Matura un ampio repertorio dal periodo barocco a oggi, che lo porta ad esibirsi insieme ad alcuni dei più grandi compositori del nostro tempo sui loro lavori da solista e da camera, come George Benjamin, Gyorgy Kurtag, Gian Carlo Menotti, Krzysztof Penderecki. Dopo il concerto alla Carnegie Hall all’età di 18 anni, in cui esegue il Concerto per violino di ÄŒajkovskij, Dan Zhu tiene concerti in Nord America, in Europa e in Asia: come solista si esibisce con l’Orchestre National de Belgique, China Philharmonic, l’Orquestre de Cadaqués, l’Orchestre National de France, l’Orchestre Symphonique de Montreal e Lutoslawski Philharmonic sotto la direzione di Christoph Eschenbach, Philippe Entremont, Krzysztof Penderecki, Matthias Bamert, Jeffrey Tate.
Suona ad Atene (National Concert Hall), New York (Carnegie Hall-Weill), Monaco di Baviera (Herkulessaal), Città del Messico (Festival de Mexico), Parigi (Salle Gaveau), Washington (National Gallery of Arti), in un tour di quindici città in Germania e in Inghilterra con l’Orchestra Sinfonica di Monaco di Baviera per la direzione di Philippe Entremont, oltre a collaborare con la Hong Kong Philharmonic, la Johannesburg Orchestra, la Sinfonica di Norimberga, la Shanghai Symphony ed a partecipare ad un tour di concerti con i Solisti di Prades al Festival Casals in Cina e Hong Kong e ad un altro con l’Orchestra Nazionale olandese in Olanda ed in Sud Africa. A ciò si aggiungono il Santo Domingo Festival con l’Orchestra da Camera di Vienna, il Concerto di Capodanno di Pechino con Lang Lang & China Philharmonic, e il tour della Guangzhou Symphony Orchestra in Cina con Long Yu.
Come musicista da camera, invece, collabora con artisti come Richard Goode, Nobuko Imai, Michel Lethiec, Dame Felicity Lott, Paul Meyer, Bruno Pasquier, Jean-Yves Thibaudet, Pavel Vernikov, Radovan Vlatkovic, esibendosi al Marlboro Festival (Usa), Prades Festival-Casals, Pontlevoy Festival, Festival de Giverny (Francia), Festival di Kuhmo (Finlandia), e Festival di Spoleto (Italia). Nel frattempo le performance di Dan Zhu vengono trasmesse dai media principali di tutto il mondo, Cbc (Canada), Nfr (Germania), Nhk (Giappone), Radio Classique (Francia), France Musique, Rai (Italia).
Nel 2007 registra per l’etichetta svizzera Cascavelle un disco che comprende musica da camera e la Sonata di Cesaer Franck con il pianista Philippe Entremont, a cui vengono assegnate quattro stelle da Le Monde de La Musique e che riceve critiche positive da numerose riviste internazionali.
La stagione 2009/10 lo vede protagonista di un concerto a Parigi (Théâtre des Champs-Elysées), di un recital solistico al Ravinia Festival di Chicago e del Piano Trio tour con Lang Lang negli Stati Uniti, così come del Festival Schleswig-Holstein con Christoph Eschenbach, in Germania, e di un nuovo ingaggio dalla Nno in Olanda.
Ha vinto diversi prestigiosi premi internazionali: Premio al Concorso “Reine Elisabeth” di Bruxelles e al Concours Musical International de Montreal, la medaglia di bronzo al Concorso Internazionale di Musica di Sendai in Giappone e il China International Violin Competition, il Primo Premio al Waldo Mayo Memorial Competition for Young Gifted Violinists e il Premier Prix de Violon al Fontainebleau American Conservatory.
Il suo interesse in altri campi delle arti lo porta ad una stretta collaborazione con il celebre gruppo di architetti francesi, Arte-Charpentier, con cui crea una serie di manifestazioni che collega musica e architettura, a Parigi e Shanghai.
Attualmente, Dan Zhu suona un violino Carlo Antonio Testore del 1763, generosamente donatogli dalla Fondazione Alexis Gregory. 

 

Andrea Rucli,conclusi gli studi classici si è dedicato esclusivamente alla musica, diplomandosi nel 1982 al Conservatorio “L.Cherubini” di Firenze sotto la guida di Alessandro Specchi, con il massimo dei voti e la lode. Per diversi anni si è in seguito perfezionato con Konstantin Bogino, di cui è stato anche a lungo tempo assistente in corsi in Italia e all’estero. Col maestro moscovita ha formato un apprezzato duo pianistico, registrando un compact-disc con le Danze Slave di Antonin Dvorak.Vincitore in numerose competizioni pianistiche di primi e secondi premi – concorsi di Alberga, Como, Aversa ecc.- , suona da più di venti anni sia come solista che in svariate formazioni cameristiche. In quest’ultima veste sta esplorando una fetta sempre più ampia del repertorio, avendo avuto la fortuna in questi anni di collaborare con musicisti quali Patrik Gallois, Radu Chisu, Gordon Hunt, Domenico Nordio, il quartetto Tartini, il quartetto Moyzes,Valentino Zucchiatti, Lucio Degani, Francesco Pepicelli, Gemma Bertagnolli, Catherine Dubosc, Diego Dini Ciacci, Olga Pogorelova, Julia Berinskaja, il quintetto a fiati Slowind e il quintetto a fiati dell’Orchestra di Monte Carlo e alcune delle prime parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala, dei Solisti Veneti e della London Symphony Orchestra. Con il violista olandese di origine rumena Vladimir Mendelssohn continua da diversi anni un sodalizio di arte e amicizia pianamente soddisfacente. Ha partecipato a numerosi festival di musica da camera, tra cui quelli di Portogruaro (sette anni consecutivi), della Settimana Musicale al Teatro Olimpico di Vicenza, di Kuhmo in Finlandia.Come solista ha suonato con l’orchestra della Radiotelevisione Slovena, con l’Orchestra del festival di Dubrovnik, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, la Chursichsische Philarmonie, l’Orchestra Filarmonica Udinese, assieme a direttori quali A.Nanut, I.Drasinic, L.Shambadal, F.Merzt, W.Themel e E.Rojatti tra gli altri.Ha registrato per reti televisive e radiofoniche di italia e Slovenia – anche per la prima rete nazionale RAI – . Ha inciso brani cameristici di E.Chausson con i Cameristi di Verona e in prima assoluta un quartetto di Daniele Zanettovich. E’vincitore di concorso ministeriale presso il Liceo Pareggiato “G.Puccini” di Gallarate per l’insegnamento di pianoforte principale

 

Nuova Orchestra da camera “Ferruccio Busoni”

 

Violini primi:                 Michele Lot, Nicola Mansutti, Valentina Danelon, Giampiero Zanocco

Violini secondi:            Olga Zacharova, Furio Belli, Verena Rojc, Michela Dapretto

Viole:                           David Briatore, Federico Furlanetto

Violoncelli:                   Francesco Ferrarini, Massimo Favento

Contrabbasso:              Mitsugu Harada

 

 

PROSSIMO APPUNTAMENTO:

 

Domenica 6 febbraio – ore 11.00

Ensemble Variabile

Claudio Mansutti clarinetto

Margherita Cossio viola

Andrea Musto violoncello

Federica Repini pianoforte

Musiche di Brahms e Schumann

150° della fondazione del Museo Revoltella

Storie di lasciti e acquisizioni. Un patrimonio lungo 150 anni

Visita il museo

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