Nella ricca dimora, una delle opere più significative nella storia della futura collezione del Museo Revoltella è rappresentata dal gruppo marmoreo della “Ninfa Aurisina” dello scultore milanese Pietro Magni (1858).
Celebrativa del secondo acquedotto triestino, l’opera arrivò dopo un lungo viaggio, per metà via mare, da Milano e non mancò di suscitare subito in città un notevole scalpore, poiché Revoltella concedette ogni sera di venire a rimirarla…dietro il pagamento di un biglietto! Incredibile prefigurazione del futuro museo, dedicato alla sua città d’adozione e presenza che anticipa fin dall’ingresso della dimora “quello stretto legame tra arti figurative e architettura perseguito con intelligenza e buon gusto da Revoltella”.
Da allora e in seguito alla fondazione nel 1872 del Museo Revoltella, oggi importante e rinomata Galleria d’arte moderna, il patrimonio artistico è stato incrementato via via nei decenni grazie a consistenti e significative donazioni e acquisizioni oculate, effettuate dal Curatorio del Museo Revoltella.
Nel ricordare i 150 anni di vita di questa importante Istituzione passeremo in rassegna le principali acquisizioni, attraverso un settimanale appuntamento con l’arte e con gli artisti, ma anche con le storie e con i protagonisti che nel corso di questo secolo e mezzo trascorso hanno contribuito a formare le ricche e cospicue raccolte del Museo Revoltella.