Mattinata con divagazioni futuriste domenica 29 novembre

  MATTINATE MUSICALI INTERNAZIONALI

  domenica 29 novembre 2009 ore 11.00 / auditorium del museo / via Diaz 27

Il Futuro Mancato

divagazioni onirico – futuriste su testi di F. T. Marinetti (1876 – 1944)

per voce recitante, clarinetto, tromba, violoncello, contrabbasso e percussione

a cura di Nicola Samale

programma

PRIMA PARTE

– Manifesto del Futurismo

Trittico

I   – Invocazione al Mare onnipotente perchè mi liberi dall’ideale

II  – Le Cortigiane d’oro

III -All’automobile da corsa

INTERMEZZO

– “L’amante” Farsa bitonale in un atto

SECONDA PARTE

Sinfonia onirica in quattro movimenti “Uccidiamo il chiaro di luna!…”

I – L’appello

II – Scherzo – Pazzi e Leoni

III – Adagio – Il chiaro di luna

IV – Finale – Il Gorisankar

EPILOGO

 

Esecutori:

Massimo Somaglino, voce recitante

Piero Ricobello, clarinetto

Roberto Santagati, tromba

Massimo Favento, violoncello

Fabio Serafini, contrabbasso

Giorgio Ziraldo, percussioni

Direttore

Nicola Samale

 

questa manifestazione rientra nel progetto "La musica da camera tra Settecento e Novecento”

 

“Il Futuro Mancato”, divagazioni onirico-futuriste su testi di Filippo Tommaso Marinetti per voce recitante, clarinetto, tromba, violoncello, contrabbasso e percussione, prevede un organico d’esecuzione inconsueto nel repertorio musicale e teatrale ma perfettamente in grado di riflettere l’anticonformismo e l’originalità della concezione sociale, filosofica e poetica di Marinetti.

Il lavoro è strutturato in due parti principali con un intermezzo.

La prima parte riflette lo spirito più propriamente poetico e letterario o, se si vuole, estetizzante di Marinetti. Caratteristica che ho voluto sottolineare con linee sonore sorvegliate, talora rarefatte. Tre dimensioni: il mare, le stelle e la macchina da corsa – la telluricità sublimata della tecnica.

L’intermezzo, una farsa giocosa, è un pezzo di bravura per l’attore. Il suo schizofrenico monologo viene commentato in modo salace dagli strumenti, usati in maniera anticonvenzionale….e riuniti alla fine in una perorazione – parodia militarista.

La seconda parte, densa di idee, d’immagini, di intenzioni etiche e politiche, racconta in chiave onirica la conquista dell’inimmaginabile… così attuale nella sua inattendibilità.

La musica, a volte enigmatica, a volte espansiva si snoda senza reticenza a seguire le peripezie folli del testo, sottolineandone le intenzioni satiriche che si celano nella pieghe simboliste.”

Nei primi tre decenni del Novecento si consumarono a Trieste le più disparate esperienze artistiche. In bilico tra milieu, tradizioni e influenze culturali le più diverse, spesso attorcigliate in un coacervo a dir poco turbolento di valori contrastanti, l’anticonformismo innovativo del messaggio futurista di Tommaso Marinetti trovò storicamente un palcoscenico ideale. Quale migliore luogo quindi dove rievocare in chiave onirico-musicale l’esperienza del futurismo a cent’anni dalla sua esplosione?Con leggerezza, profondità ed ironia Trieste appare come ambiente ideale per riflettere su Il Futuro Mancato.

 

 

NICOLA SAMALE (compositore e direttore d’orchestra) nasce a Castelnuovo D’Istria e inizia gli studi musicali presso il conservatorio S. Cecilia in Roma diplomandosi in Flauto, Composizione, Strumentazione per Banda e Direzione d’Orchestra sotto la guida dei maestri Arrigo Tassinari, Antonio Ferdinandi, Armando Renzi, Domenico Guaccero, Olivio Di Domenico e Franco Ferrara. Partecipa a corsi di perfezionamento in Direzione d’Orchestra tenuti da Carlo Zecchi, John Barbirolli e Hermann Scherchen. Inizia la carriera direttoriale con la vittoria al concorso AIDEM di Firenze nel 1968, il secondo premio al concorso G. Cantelli di Milano nel 1969, e il primo premio assoluto nell’ambito della rassegna Giovani Direttori Italiani della Radio Televisione del 1970. Ha diretto tutte le principali orchestre italiane. All’estero è stato attivo principalmente in Inghilterra, Germania, Francia, Romania, Polonia, Slovenia, Israele, Stati Uniti d’America, Sud Africa, Belgio, Olanda e Corea. Nicola Samale, interprete, spazia in un repertorio che per il genere sinfonico va dal Barocco alla musica contemporanea, per la Lirica dal Settecento napoletano alle più recenti espressioni dell’Avanguardia. Ha diretto prime esecuzioni assolute di Soresina, Gervasio, Cusatelli, Prodigo, Pernaiachi, Ferrero, Rendine, Ada Gentile, Arcà, D’Amico, Calligaris, Sbordoni, Lombardi, Tutino, Scarlato. Ha curato la prima mondiale dell’Oratorio La Genesi di Darius Milhaud su testo di Don Sturzo. Come compositore si è distinto in una campo assai particolare: la ricostruzione di grandi capolavori incompiuti del repertorio sinfonico. La sua ricostruzione del Finale della Sinfonia n. 9 di Anton Bruckner (in collaborazione con Giuseppe Mazzuca e in seguito con John Phillips) in più di dieci anni di incessante e filologicamente ineccepibile lavoro si èimposta all’attenzione della critica internazionale come l’unico plausibile tentativo in tal senso.

Il successo di questa iniziativa è stato avvalorato da ben tre incisioni discografiche di cui una, diretta da Eliahu Inbal, vinse nel 1988 il Diapason d’oro. Nello stesso anno Samale ha completato anche la ricostruzione dello Scherzo (terzo movimento) della Sinfonia in si minore di Franz Schubert (che risulta quindi assai meno incompiuta). Nel 2001 ha ricostruito la sinfonia n. 10 di Gustav Mahler, con successo di pubblico e critica alla prima esecuzione assoluta alla Sagra Musicale Umbra con l’orchestra dei Wiener Symphoniker diretta da Martin Sieghart. Oltre al lavoro di ricostruttore Samale ha al suo attivo numerose composizioni da camera, sinfoniche e sinfonico-corali, nonché quattro opere liriche, di cui l’Eroico Yi Sunsin venne presentato in prima assoluta al teatro dell’Opera di Roma nel dicembre del 2000. Già direttore principale dell’istituzione sinfonica abruzzese, direttore artistico e stabile dell’istituzione sinfonica di Lecce, direttore artistico e stabile dell’orchestra filarmonica di Matera, titolare della cattedra di Direzione d’Orchestra presso i

Conservatori di Sassari e dell’Aquila sino al 1993, svolge attività didattica quale libero docente di Composizione, Tecnica Orchestrale e Direzione d’Orchestra.

MIKROKOSMOS – Insieme Strumentale Italiano – nasce nel 1989 iniziando un percorsoartistico che in breve lo porta ad affermarsi sia in regione che a livello nazionale. Oggi MIKROKOSMOS rappresenta una realtà di indiscusso valore ed il suo curriculum registra una ricca attività di concerti, di collaborazioni artistiche con importanti Enti e Fondazioni oltre a numerose incisioni discografiche.

MIKROKOSMOS si avvale della collaborazione di affermati professionisti che svolgono la loro attività nelle maggiori istituzioni musicali italiane in qualità di professori d’orchestra, solisti e docenti di strumento proponendo un repertorio che spazia dall’epoca del Barocco ai giorni nostri.

L’organico del gruppo si contraddistingue per la varietà delle combinazioni strumentali che permettono di assecondare le diverse esigenze del repertorio cameristico, proponendo formazioni che da un numero minimo di esecutori possono raggiungere le dimensioni di un’orchestra da camera. Fin dalla sua fondazione MIKROKOSMOS si è sempre impegnato a diffondere la cultura musicale in Italia, all’estero ma soprattutto nella propria regione attraverso una capillare attività.

Avendo ormai raggiunto una sua ben definita identità artistica unita ad una autonomia organizzativa ha saputo conquistarsi l’apprezzamento del pubblico e della critica che gli hanno riconosciuto caratteristiche di tensione emotiva e slancio esecutivo e soprattutto brillantezza ed originalità dei programmi. MIKROKOSMOS vuole rivolgere il suo impegno espressivo a tutti coloro che sentono il bisogno di ritrovarsi in occasioni di svago ma anche di riflessione creativa. Il filo conduttore delle sue idee è sempre stato quello di creare o di affiancarsi a spazi culturali nuovi per promuovere ed incoraggiare la diffusione dell’arte e testimoniare la vitalità di un universo culturale che è composto di protagonisti e di pubblico attivo e consapevole.

 

PROSSIMO APPUNTAMENTO: domenica 13 dicembre 2009, ore 11 – Nuova Orchestra “F. Busoni” diretta da Massimo Belli e il pianista Sandro de Palma – Musiche di Boccherini, Mozart e Bossi

 

Comune di Trieste/Assessorato alla Cultura/Civico Museo Revoltella/Galleria d’arte moderna/in collaborazione con la Nuova Orchestra “Ferruccio Busoni” / con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Assessorato alla Cultura e Assessorato alle Attività Produttive  Provincia di Trieste/ Fondazione de Claricini Dornpacher

 

Ingresso: 6 Euro (biglietto del museo)

 

 

 

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