MAX FABIANI e l’anima del mondo

VENERDÌ 10 GENNAIO 2014
ore 17.30
 
MUSEO REVOLTELLA
Auditorium del Museo
 
MAX FABIANI
e l’anima del mondo
 
di e con Giulio Costa e Diana Höbel
musiche originali eseguite dal vivo da Baby Gelido
e Paolo Cervi Kervischer
responsabile organizzativo Anna Sola
responsabile tecnico Walter Grison
 
Vorrei sentirmi ‘granel d’orzo’ che si esprime in pieno divenire. Qual è il senso di tali parole? Noi vibriamo, come le foglie dell’albero, alla più leggera brezza accusiamo ogni scossa. Cosa vuole l’uomo, quale è la felicità che vuole raggiungere, quale la ultima meta dei suoi sogni? Illimitate sono le possibilità di evoluzione. Più limpida diventa questa visione, meglio sapremo organizzare la nostra vita. (Max Fabiani)
 
MAX FABIANI e l’anima del mondo è un ritratto avvincente del celebre architetto Max Fabiani (1865-1962). Collaboratore e collega di Otto Wagner, Fabiani è stato uno dei protagonisti del rinnovamento delle arti fra la fine dell’800 e l’inizio del ’900. Le sue opere più importanti si trovano a Vienna (edificio Portois & Fix, Palazzo Palmers, Palazzo Artarìa, edificio Urania), a Trieste (Hotel Balkan/Narodni Dom ora Scuola Superiore di Lingue Moderne, Casa Bartoli in piazza Borsa), a Gorizia (Trgovsky Dom), a Štanjel/San Daniele del Carso (Giardino Ferrari).
 
MAX FABIANI e l’anima del mondo non vuole solo divulgare il valore delle opere di Fabiani ma anche portare lo spettatore a riflettere sulla nostra epoca in relazione al passato, attraverso il racconto di un pensiero originale e autentico, capace di leggere l’esistente come modificabile; un pensiero liberato dalla zavorra della convinzione di immutabilità della realtà; un pensiero attivo, propulsore di proposte di cambiamento.
 
“Ritratto di un personaggio che si sentiva cittadino del mondo e che viveva i confini come occasioni di incontro anche culturale ed artistico” (da Il Piccolo)
“Coinvolgente, divertente, sul finale toccante […] un invito a riflettere sulle potenzialità dell’essere umano, sulla capacità di ricostruire e di ricostruirsi” (da www.ilfriuliveneziagiulia.it)
 
 
 
 
 

150° della fondazione del Museo Revoltella

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