La pittura di Giuseppe Barison, nato a Trieste nel 1853, risente delle diverse esperienze che caratterizzarono la sua formazione artistica, condotta tra l’Accademia di Vienna, un soggiorno a Monaco e un biennio a Roma (1880-1882) grazie a una borsa di studio. Inizialmente dedito alla pittura di storia, nei cinque anni che trascorse a Venezia (1882-1887) si convertì ai temi popolari sulla scia di Favretto e Nono. Barcarola, olio datato 1897 ed eseguito dopo il suo ritorno a Trieste, riassume efficacemente il suo stile, fedele alla tradizione accademica e nel contempo attratto dal realismo. La composizione coniuga il repertorio, talvolta un po’ convenzionale, delle scene di genere con un suggestivo scorcio di ambiente veneziano, caratterizzato dai riflessi delle case nell’acqua del canale.Di questo artista assai popolare a Trieste, molto apprezzato anche in qualità di ritrattista, il Museo Revoltella possiede una decina di opere, tra pittura di storia (Attendolo Sforza, olio su tela , 117×173 cm, inv. 4600), dipinti di genere (Cavalli – Antica canzone, 1905-1910 ca., olio su tela, 90×137 cm, inv. 304; Isabella Orsini con il paggio, 1877, olio su tela, 158×117 cm, inv. 48), ritratti (Ritratto di Antonietta Abram, 1891, olio su tela, 130×95 cm, inv. 3452; Ritratto di vecchia signora, 1890, olio su tela, 70×53 cm, inv. 2297; Studio di vecchia, 1878, olio su tela, 53×42 cm, inv. 2210) e ben tre autoritratti (Autoritratto, 1884, olio su tela, 38×25 cm, inv. 3614; Autoritratto, 1888, olio su tela, 64×50 cm, inv. 4535; Autoritratto, 1920 ca. olio su tela, 49×60 cm, inv. 685) che, distribuiti tra fine Ottocento e inizio Novecento, bene attestano l’evoluzione stilistica del rinomato pittore triestino.