La diretta partecipazione di Gerolamo Induno, in quanto pittore-soldato, alla spedizione dei Mille del 1860 ed alle successive campagne sotto la guida di Garibaldi per l’unificazione della penisola italiana, fu fonte di ispirazione per la sua produzione pittorica, che vide così più volte protagonista, in diverse versioni, il grande eroe risorgimentale.In questo dipinto è rappresentato uno degli episodi più celebri e controversi dell’epopea risorgimentale: il ferimento di Garibaldi nello scontro del 29 agosto 1862 con le truppe piemontesi guidate dal generale Cialdini che, su pressioni francesi, avevano sbarrato il passo sull’Aspromonte ai volontari garibaldini diretti a Roma, per annetterla al Regno d’Italia. Garibaldi vi riportò una ferita a un piede, venne arrestato e portato alla fortezza di Varignano. Il fatto suscitò un’ondata di sdegno verso la politica del Regno sabaudo e diede vita a una serie di aneddoti, ai quali si ispirò forse anche lo stesso Induno, che rappresentò il trasporto del generale, issato sulle spalle e sostenuto da una moltitudine di persone come un santo patrono, come una processione tra le montagne calabre, minuziosamente descritte.Il dipinto si configura ugualmente come un ritratto celebrativo di gruppo, poiché accanto alla figura centrale di Garibaldi ferito si riconoscono molti dei volontari, tra cui lo stesso Menotti, figlio del generale, con camicia rossa in primo piano, anche lui ferito e fasciato ed il pittore stesso raffigurato accanto a Garibaldi, con il kepì rosso e la mantella bianca.Sullo sfondo a sinistra, in lontananza, si intravede il porto di Scilla, mentre sulla destra sopraggiungono anche gli abitanti del luogo, per fornire un supporto ai gloriosi volontari.Il dipinto fu donato nel 1925 da Costantino Tommaso de Galatti, che lasciò anche una traduzione litografica dello stesso, realizzata da Vincenzo Malinverno, al Civico Museo del Risorgimento di Trieste. Di Girolamo Induno il Museo Revoltella possiede altri 4 dipinti, tutti legati ai fatti risorgimentali, ovvero, Il ritorno del marinaio [1876], olio su tela, 69×83 cm, inv. 5015, Sentinella, 1849-51, olio su tela, 55×42,5 cm, inv. 246, La presa della torre di Malakoff, 1856-59, olio su tela, 44×61 cm, inv. 459 e un piccolo bozzetto intitolato Garibaldino ferito, 1865-70, olio su tela, 26×34 cm, inv. 2588.