Gli affamati

Dettagli
Jean Jules Henri Geoffroy (Marennes 1853 – Parigi 1924)
Gli affamati
1886
Tecnica: olio su tela
Data acquisizione: 1886
Provenienza: acquistato dal Museo
Inventario: 89
Dimensioni
Altezza: 214
Larghezza: 298

Gli affamati

Descrizione

Conosciuto come illustratore e pittore di soggetti infantili e tipico esponente del verismo francese «iniziato dal Courbet e letterariamente sfociato nel realismo crudo dello Zola», Geoffroy presentò Les affamés al Salon parigino del 1886, dove ottenne una medaglia di seconda classe. L’opera fu segnalata ad Alfredo Tominz dal pittore Giovanni Rota che, da Parigi, si adoperò molto per l’acquisto, inviando fotografie e note sull’autore. Si trattava del resto di uno dei primi acquisti importanti del nuovo Museo e e fu molto ponderato. Lo stesso presidente del Curatorio, il barone Giuseppe Morpurgo, si recò a visitare il Salon per vedere questo dipinto e quello di E. Carpentier acquistato nella stessa occasione.
La critica esaltò la forza del dipinto, talvolta anche con particolare crudezza: «Les affamés sono gente che alle porte delle caserme vanno a cercare nei mastelli gli avanzi del rancio, tutto il rifiuto che i cani medesimi disdegnano […] Ogni sentimento di umanità sparisce in quegli esseri […] Guardate quei vecchi mendicanti. Quali sguardi d’odio e d’invidia gettano su quei due fanciulli che non ardiscono avvicinarsi; guardate come essi difendono quelle immondizie che il lungo digiuno fa loro sembrare un pasto da contendersi» (“Le Monde poetique”).
Di questo pittore il Museo Revoltella possiede inoltre un pastello su carta “Studio di bambino” (33×22 cm, inv. 137), donato da Giovanni Rota nel 1901 ed altri due pastelli su carta, rispettivamente una “Scena di genere” (21,5×18,5 cm, inv. 5219) e un altro “Studio di bambini” (16×30 cm, inv. 5218) del lascito Pepeu (2016).

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