L’opera, presentata per la prima volta a Lovanio nel 1905 (come documenta un cartellino incollato sul retro della tela), figurava tra quelle esposte nel padiglione belga alla Biennale di Venezia del 1907, dove fu acquistata dalla baronessa Angela de Reinelt per il Museo Revoltella.
Il soggetto rappresentato è l’interno della chiesa di San Pietro di Lovanio, città di adozione di Delaunois. L’atmosfera evanescente, creata dall’artista per mezzo di una luce diffusa, che rende indefiniti i contorni delle membrature architettoniche e genera un spazio quasi surreale, richiama le ambientazioni suggestive del romanticismo tedesco.
L’attenzione ai moti dell’animo, tipica della poetica romantica, caratterizzò anche la produzione successiva dell’autore, che alla Biennale veneziana del 1910 espose ventisette “ritratti psicologici” ad acquaforte, ispirati alle figure di alienati mentali di Géricault e alle caricature di Daumier.