Motivo in viola, dipinto da Morlotti nel 1962, fu acquistato alla Biennale veneziana dello stesso anno. Dopo Afro, Santomaso, Vedova, Corpora e Moreni, veniva così ad essere rappresentato nel museo un altro degli “Otto pittori astratto-concreti”, esponenti del naturalismo astratto italiano degli anni Cinquanta.
Realizzato dieci anni dopo la sua adesione al gruppo degli Otto, il dipinto appartiene a una fase molto importante dell’evoluzione stilistica di Morlotti, sempre più attratto dalla poetica dell’Informale ma ancora visibilmente sensibile alle suggestioni visive del paesaggio.
Nell’opera esposta la corposa materia cromatica, plasmata a colpi di spatola e scavata da grossi solchi, sembra pulsare di vita propria come nei paesaggi dipinti a Bordighera, in Liguria, tra il ’59 e il ’64. Pur non alludendo ad alcun soggetto nel titolo, questi grovigli di viola e di verde ricordano la vegetazione della riviera ligure, che con i cactus e le magnolie affascinò particolarmente il pittore.