Il dipinto, che venne presentato al pubblico per la prima volta all’Esposizione Nazionale Artistica di Venezia nel 1887, è databile con precisione a quell’anno e doveva essere appena terminato se un critico contemporaneo lo definiva “l’ultimo lavoro di Dall’Oca” (Chirtani 1887). L’opera venne generalmente accolta con favore dall’ambiente artistico, anche se, per la verità, nei commenti al dipinto non viene quasi mai sottolineata la componente “sociale” del messaggio pittorico.
Tranne che in una occasione (Chirtani 1887), il vero soggetto del dipinto, l’entrata in fabbrica all’alba degli operai al primo turno di lavoro, viene taciuto. Del resto questa prova di Dall’Oca Bianca costituisce la realizzazione più “impegnata” sul versante della denuncia sociale dell’intera sua produzione. Nonostante qualche osservazione “puntigliosa” dei critici contemporanei, questo Prima Luce costituisce una delle prove migliori del periodo giovanile dell’artista, oggi giustamente considerato dagli studiosi come il momento più felice dell’intera sua produzione.
La tela venne presentata nuovamente alla Prima Esposizione del Circolo Artistico di Trieste nel 1890 dove venne acquistata dal Museo Revoltella.