Risveglio di primavera

Dettagli
Marcello Mascherini (Udine 1906- Padova 1983)
Risveglio di primavera
1954
Tecnica: bronzo
Data acquisizione: 1955
Provenienza: acquistato dal Museo, Biennale veneziana
Inventario: 3366
Dimensioni
Altezza: 84
Larghezza: 200

Risveglio di primavera

Descrizione

Entrato a far parte della collezione del Museo Revoltella nel 1955, tramite acquisto diretto dall’autore, questo bronzo fu esposto alla XXVII Biennale di Venezia, nella sala dedicata a Mascherini. Firmato e datato «M. Mascherini 954», fu uno dei lavori maggiormente apprezzati tra i dodici esposti alla rassegna lagunare, in quanto emblematico di una nuova fase dell’evoluzione stilistica dello scultore. Nella presentazione in catalogo della personale, Umbro Apollonio scrive: «È facile intravedere nelle sue opere un’origine naturalistica, qualche volta anche una certa ricercatezza, ma non si dovrà allora mancare di scoprire in un’opera quale Risveglio di primavera la mutazione di un organismo strutturale astratto. Che poi questa mutazione o trascrizione che dir si voglia sia avvenuta sulla falsariga dominante di un sentimento meno surreale e più “latino”, tornerà a tutto vantaggio di quella finalità che Mascherini vuole conservare al di là di ogni avventura formale» (Apollonio, 1954). In gran parte della produzione di Mascherini degli anni Cinquanta l’istinto creativo convive con la personale rilettura dell’ideale classico e con la lezione dei moderni Maillol, Rodin e Zadkine, conosciuti durante il suo primo viaggio a Parigi, nel 1951. Egli rinuncia così alle vibrazioni superficiali di un tempo per una semplificazione volumetrica e una ricerca di equilibrio dinamico che rimandano alle ricerche formali astratte. La stilizzazione a cui è sottoposta la figura femminile nel Risveglio – così come nelle varie Vestali, Saffo, Danzatrici, Susanne e Primavere dello stesso periodo – sembra finalizzata ad accentuare le parti anatomiche più erotiche e materne, mentre vengono assottigliate, fino a renderle apparentemente fragili, le parti del collo, dei polsi, delle caviglie. Le fattezze acerbe della fanciulla, la sua espressione in parte ancora assopita, e la posizione distesa ben simboleggiano il ridestarsi della natura nella stagione primaverile. Imponendo al soggetto un’accentuata torsione del busto, l’autore crea una tensione interna di energie contrapposte, che trovano equilibrio nel centrale punto di contatto tra il corpo e il piano d’appoggio. L’effetto finale è quello di una monumentalità priva di pesantezza.
Di Marcello Mascherini il Museo Revoltella possiede una quindicina di opere, tra cui, l’Autoritratto [1932], gesso, 56x23x27 cm, inv. 3598, Beethoven [1925 ca.], gesso, 50x35x28 cm, inv. 4800, il Ritratto di Nino Cominotti, 1929, bronzo, 41×21 x15cm, inv. 4737, Il seminatore [1928], gesso, 61x44x31 cm, inv. 3044, Sirena [1933 ca.], gesso, 192x105x53 cm, inv. 4735, il Ritratto di Vladimiro Miletti [1937 ca.], gesso, 37x20x25 cm, inv. 4872, Eva, 1939, bronzo, 160x64x44 cm, inv. 5108, Uomo che dorme (Giovane dormiente) [1943], bronzo, 50x147x40 cm, inv. 4736, Il matto [1944], gesso, 32x20x23 cm, inv. 4738. Oltre a queste, si segnala la presenza di cinque bronzetti, rispettivamente Il volo dell’allodola, 1933, bronzo. 62X22x16 cm, inv. 2239, Estasi [1935 ca.], bronzo, 25x15x6 cm, inv. 2436, [Baccante 1940 ca.], bronzo, 36x16x10 cm, inv. 5229, [Musico 1958 ca.], bronzo 28x11x7 cm, inv. 5232 e [Icaro 1971 ca.], bronzo, 36x15x8 cm, inv. 5233 ed un Cavallo rampante [1962 ca.], bronzo, 90x210x130 cm, concesso al Museo Revoltella in comodato d’uso.

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