Pietro Magni

Milano 1816 – 1877

Taglio dell’Istmo di Suez
1863
marmo, inv. 723
legato del fondatore Pasquale Revoltella, 1872

Quando il 23 febbraio 1859 Revoltella inaugurò la sua magnifica dimora con una festa sontuosa, alla presenza di illustri invitati, quali l’Arciduca Massimiliano d’Asburgo e Ferdinand de Lesseps, fu presentato il bozzetto in gesso del gruppo allegorico dedicato al Taglio dell’Istmo di Suez, nello stesso anno in cui si avviavano i lavori in Egitto, sotto la direzione dello stesso Lesseps.

Come l’articolata scultura della Ninfa Aurisina, anche questo imponente gruppo in marmo, che simbolicamente allude alla colossale impresa in terra africana, è collocato in una posizione di massima centralità e importanza all’interno di Palazzo Revoltella, nell’atrio del piano nobile, frutto di una oculata regia programmatica, non priva però di una certa attrattività. Revoltella, da molti anni impegnato nell’affaire de Suez, fu tra i primi azionisti e tra i più convinti sostenitori di questa grande impresa internazionale, nella sua città, nonché vicepresidente della Compagnia Universale del Canale di Suez.

Recepito il messaggio, lo scultore milanese, tra i più capaci interpreti della mentalità positivista ottocentesca, ben adeguandosi alle esigenze della ricca committenza alto-borghese, tradusse le convinzioni del mecenate veneziano nell’equilibrato complesso di questo gruppo allegorico, formato dalla personificazione dell’Europa, che congiunge le mani dei due mari, caratterizzati con attributi e fogge diverse, e dalle due statue di Mercurio, svettante sul gruppo, e della Navigazione, giovane donna contrapposta all’Europa, di fattura impeccabile e armoniosa.

La versione definitiva del gruppo, realizzata in marmo bianco e poggiante su un basamento in marmo «bardiglio e pietra di paragone», fu descritta sulle pagine dei giornali locali e, in seguito, inaugurata il 4 febbraio 1864, nell’ambito di una nuova importante occasione mondana. Nel 1864, alla bellezza raffinata del gruppo di Magni, portavoce di un promettente futuro, Revoltella affiancava, idealmente, un proprio contributo personale allo sviluppo economico generale, pubblicando il volume La compartecipazione dell’Austria al commercio mondiale, volto a stimolare il governo austriaco a riconoscere l’importanza dei cambiamenti storici in atto e affinché si adoperasse «a tutta forza per dilatare il suo orizzonte politico-commerciale al fine di associarsi attivamente al commercio mondiale transoceanico».

150° della fondazione del Museo Revoltella

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