Renoir e la luce dell’impressionismo

Venerdì 31 gennaio p.v., alle ore 15.00, nel nuovo spazio espositivo dei MUSEI DEL CANAL GRANDE presso Palazzo Gopcevic si terrà l’inaugurazione della mostra “RENOIR E LA LUCE DELL’IMPRESSIONISMO”, che sarà visitabile fino al 16 marzo 2003.
All’apertura della mostra, che gode del Patrocinio della Camera dei Deputati, sarà presente l’ on. Pier Ferdinando CASINI, accanto all’on. Roberto MENIA, Assessore ai Beni e alle Attività Culturali del Comune di Trieste.

Nata per celebrare il 55∞ anniversario della prima seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana, “RENOIR E LA LUCE DELL’IMPRESSIONISMO”, curata da MaÔthé VALLES-BLED e Vincenzo SANFO, è stata ideata e realizzata dalla NEW YORK MASTERS EXHIBITIONS di Roma e da NUOVA TAVOLOZZA EVENTI di Palermo. Dopo una prima esposizione al Palazzo dei Normanni a Palermo, è stata successivamente ospitata presso la FONDAZIONE MAZZOTTA e quindi ñ fino all’8 gennaio scorso – nella Sala della Regina presso Palazzo MONTECITORIO in Roma.
A Trieste la mostra è stata organizzata dall’Assessorato ai Beni e alle Attività Culturali del Comune con la supervisione della dott.ssa Maria MASAU DAN, direttore del Civico Museo Revoltella. Hanno contribuito al prestigioso evento gli Assessorati al Commercio e Turismo e alla Cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Trieste, la Camera di Commercio di Trieste, l’Autorità Portuale, l’Agenzia di Informazione e Accoglienza Turistica, la Fondazione della Cassa di Risparmio di Trieste e l’Acegas S.p.A..

“RENOIR E LA LUCE DELL’IMPRESSIONISMO” propone 30 dipinti e altre 30 fra gouaches, matite e sculture provenienti sia da Musei quali il Musée des Beaux Arts e il Musée D’Orsay di Parigi, il Petit Palais Musée d’Art Moderne di Ginevra, il Musée de Renoir di Cagnes-sur-Mer, il Musée des Beaux-Arts di Algeri così come da istituzioni e grandi collezioni private francesi, statunitensi, italiane, inglesi e svizzere.
Accanto a Pierre-Auguste RENOIR in questa mostra trovano posto altri grandi esponenti dell’ Impressionismo, dai precursori Eugène DELCROIX e Gustave COURBET fino a Edouard MANET, Claude MONET, Camille PISSARRO, Alfred SISLEY, Paul CEZANNE, Edgard DEGAS, Armand GUILLAUMIN e Paul SIGNAC.
Fra le opere esposte oltre venti tele, tra cui ´ La Danse à Bougival ª (1883), ´ Jeune homme dans la foret de Fontainbleau ª (1866), ´La femme au jabot blanc ª (1880), ´ Jeune fille sur le sentier ª (1882-82), ´ Algériennes ª (1882), ´ Portrait de Suzanne Valadon ª (1885), ´ La leÁon d’écriture ª (1895), ´ La route ensolleillée ª (1900), ´ Les poissons ª (1905), ´ Nature morte aux poissons ª (1900), ´ Nature morte aux amandes et aux noix ª (1905), ´ Néfliers à Cagnes ª (1908), ´ Gabrielle, les mains croisées ª (1900-1910), ´ La ferme des Collettes ª (1915), ´ T’te de jeune fille ª (1890), ´ La Maison à Essoyes ª (1903), ´ Femme nue au linge, s’essuyant ª (1905), ´ Jeune femme en buate ª (1906), ´ Paysage à Cagnes ª (1905) e ´ Nature morte aux poissons et anguilles ª (1908) di RENOIR (di cui sono presenti in mostra anche disegni – fra cui anche il celebre ritratto di Madeleine Adam del 1887 -, acquerelli e tre sculture in bronzo), ´ L’Orage en Mer ª (1870), ´ Les Environs de Créteil ª (1872), ´ Coucher de soleil en foret ª (1874), ´ Petit paysage de mer ª (1872), e ´ La trombe ª (1870) di Gustave COURBET, ´ La Barricade ª (1871) di Edouard Manet, ´ La Vague ª (1869-71), ´ Vue de Londres dans le brouillard la Tamise ª (1903), ´ Les Nymphéas ª (1920) e ´ Le ciel ª (1880) di Claude MONET, ´ Arbre dans la campagne ª (1890-92) e ´ La Glaneuse ª (1882-83) di Camille PISSARRO e ancora ´ Paysage ª (1873) di Paul CEZANNE, ´ Paysage de l’Ile de France ª (1885) di Armand GUILLAUMIN, ´ Asnières ª (1882) di Paul Signac, ´ Champs de coquelicots ª (1875) di Alfred SISLEY e ´ Hercule et la tigre ª (1860) di Eugène DELACROIX.

Il 16 gennaio 1881 un giovane critico italiano, Diego MARTELLI, in una conferenza stampa a Livorno definì “nuova arte francese” quella corrente che raccoglieva un gruppo di artisti, allora chiamati gli “intransigenti”, che, privilegiando la pittura e i soggetti “en plein air”, si erano allontanati dagli ateliers e dall’accademismo: quella corrente è ora meglio nota in tutto il mondo come “Impressionismo” e le opere di quegli artisti, rifiutate e derise in un primo momento dai mercanti d’arte – con rare eccezioni, fra cui Paul Durand-Ruel, grazie alle cui acquisizioni RENOIR poté esaudire il suo desiderio di viaggiare – in alcuni decenni verranno rivalutate fino ad entrare nell’immaginario collettivo.
Pierre-Auguste RENOIR si distingue nell’ambito di questa corrente in quanto “contrariamente alla maggior parte degli impressionisti che si interessano essenzialmente al paesaggio – come scrive MaÔthé VALLES-BLED nella sua presentazione – afferma prestissimo una predilezione per i personaggi e in particolare per i modelli femminili dall’incarnato delicato, la capigliatura ben in mostra e le tonalità cangianti, vestite in abiti lussuosi o al contrario seminude. Una pittura sensuale che passa attraverso la celebrazione della femminilità, la delicata ammirazione per la donna che gli varrà, per tutta la carriera, numerose commissioni di ritratti femminili. Il gusto per le figure – continua VALLES-BLED – non lo induce tuttavia a ignorare i paesaggi – spesso animati da personaggi – o le nature morte, trattate con il medesimo spirito di libertà. Tra i temi ricorrenti si annoverano anche le scene di genere all’ aria aperta che testimoniano un’eccezionale maestria degli effetti di luce e di ombra e, nella delicata contrapposizione di colori chiari e ombrati, una sorprendente ricchezza di tonalità”.

Il catalogo di “RENOIR E LA LUCE DELL’IMPRESSIONISMO” è edito dalla FONDAZIONE MAZZOTTA di Milano.

La mostra sarà visitabile ogni giorno dalle 9.00 alle 19.00.

L’Ufficio Stampa
Daniela Picoi

Per informazioni:
Museo Revoltella tel. 040300938 – 311361
Ufficio Stampa: Daniela Picoi cell. 3355382536
www.museorevoltella.it

Trieste, 28 gennaio 2003

150° della fondazione del Museo Revoltella

Storie di lasciti e acquisizioni. Un patrimonio lungo 150 anni

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