Come ogni mese, la seconda domenica è la giornata in cui i triestini (nati, residenti o studenti) possono entrare liberamente nei musei civici. Pertanto anche l’8 giugno chi voglia scoprire o riscoprire la storia della propria città troverà le porte aperte in queste strutture:
Al Museo Revoltella (dalle 10 alle 19) oltre al rinnovato allestimento al V piano, denominato “Salon Revoltella” per la copiosità delle opere esposte, presenta la mostra “Emilio Mario Dolfi e i suoi amici”, visitabile al pianterreno; un omaggio a un’importante figura del panorama culturale triestino del ‘900: Emilio Dolfi, poeta, critico e mecenate, protagonista del Futurismo giuliano e grande amico di Giorgio Carmelich, elaborò raffinate edizioni e riviste di arte e poesia. In mostra sono esposti i preziosi documenti dell’archivio privato, tra cui lettere, poesie autografe, testi e alcuni preziosi abiti di Anita Pittoni.
il Castello di San Giusto, il Lapidario Tergestino e il Civico Museo di Storia ed Arte e Orto Lapidario sono apertI dalle 9 alle 18. Presso quest’ultimo alle ore 11 verrà proposta una visita guidata, a cura del conservatore Marzia Vidulli, dedicata al nuovo allestimento del secondo piano del museo per conoscere ed apprezzare i fantastici vasi in terracotta che l’abilità di vasai e pittori della Grecia tra VII e IV secolo a.C. ha trasformato in capolavori. Il Museo teatrale “Schmidl” (aperto dalle dalle 10 alle 18) è particolarmente ricco di proposte infatti ospita i giovani artisti di Artefatto e la mostra dal titolo “La scena dipinta” che propone bozzetti e figurini delle collezioni dello "Schmidl”; una sorprendente rassegna che documenta la ricchezza della vita teatrale triestina attraverso la partecipazione agli spettacoli di grandi scenografi di tutti i tempi. La collezione, che fa parte dell’archivio, comprende oltre mille pezzi di cui sono esposti circa 200 che rappresentano due secoli di scenografia, da Lorenzo Scarabelotto ai contemporanei Emanuele Luzzati, Dario Fo e Pierluigi Pizzi. Il Museo d’arte orientale e il Museo Sartorio (aperti dalle 10 alle 18) quest’ultimo accanto alle ricche collezioni espone preziose ceramiche provenienti da Faenza, Pesaro e Bassano e una splendida raccolta delle manifatture triestine del Settecento. il Museo Morpurgo (dalle 9 alle 13) che in un edificio progettato da Giovanni Berlam nel 1875, permette al visitatore di scoprire la vita agiata di una ricca famiglia della borghesia imprenditoriale triestina dell’800 arredata con sfarzo principesco. Appuntamento con la storia alla Risiera di San Sabba (dalle 9 alle 19) che propone attualmente la mostra “Scritte Lettere e Voci. Tracce di vittime e superstiti della Risiera di San Sabba”.
Non si potranno visitare, invece, il Museo del Risorgimento ed il Museo di Storia Patria chiusi per alcuni lavori di manutenzione.