STORIE NELL’ARTE percorsi teatrali

MUSEO REVOLTELLA TRIESTE
luglio/settembre 2017

Tra luglio e settembre 12 appuntamenti con l’arte al Museo Revoltella di Trieste dedicati a due tra le grandi personalità che hanno caratterizzato il Novecento triestino: Leonor Fini e Arturo Nathan. Agli attori Sara Alzetta e Maurizio Zacchigna è affidato il compito di interpretare Leonor Fini e Arturo Nathan seguendo il percorso teatrale affidato alla scrittura di Corrado Premuda e di Sabrina Morena. Due spettacoli distinti rivolti a due Artisti, amici nella vita, ma con percorsi e destini diversi che rivivono nelle parole degli Attori che accompagnano il pubblico seguendo una narrazione scenica che si sviluppa al quinto piano del Museo in una sorta di dialogo con le preziose opere esposte. Un itinerario tra teatro e arte alla ricerca di suggestioni.

Gli appuntamenti nel dettaglio:

  • LUGLIO: giovedì 20 e venerdì 21 (Nathan); giovedì 27 e venerdì 28 (Fini);

  • AGOSTO: giovedì 10 e venerdì 11 (Fini); mercoledì 23 e giovedì 24 (Nathan);

  • SETTEMBRE: giovedì 7 e venerdì 8 (Fini); giovedì 28 e venerdì 29 (Nathan)

Gli spettacoli:

Arturo Nathan. Artista della solitudine, testo a cura di Sabrina Morena interpretato da Maurizio Zacchigna

Guardiana dei sogni. Variazioni su Leonor Fini, testo a cura di Corrado Premuda interpretato da Sara Alzetta

 

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GIOVEDÌ 20 LUGLIO – ore 18.00

 

ARTURO NATHAN. ARTISTA DELLA SOLITUDINE

a cura di SABRINA MORENA con MAURIZIO ZACCHIGNA

 

Come nel suo quadro “Solitudine” il “personaggio pittore” osserva il mare seduto su uno scoglio, così “il personaggio Arturo Nathan” guarda le sue opere con uno sguardo distaccato, raccontando la sua vita e ripercorrendo la sua ricerca artistica attraverso le testimonianze della sorella Daisy e degli amici che lo circondano, dagli artisti Carlo Sbisà a Giorgio Carmelich, al critico Manlio Malabotta e al pittore Cesare Sofianopulo. Una sorta di evocazione dell’artista immaginandone i pensieri e facendo rivivere le sue parole dei “Sonetti Metafisici” e delle sue lettere dal confino all’amico Carlo Sbisà. Arturo Nathan è un artista che osserva attentamente la vita per esprimerne il mistero con immagini e forme, espressione della parte inconscia e profonda dell’essere.

Arturo Nathan (1891-1944) è un artista triestino di famiglia ebraica, autore visionario e maliconico di  paesaggi  con rovine e naufragi  e di autoritratti ieratici, carichi di riferimenti all’inconscio e alla metafisica. Studioso di filosofia, disciplina in cui si era laureato, lettore di Platone, Nietzsche e Schopenhauer; seguace della psicoanalisi (entrò in analisi nel 1919, al ritorno dalla guerra, da Edoardo Weiss, l’allievo triestino di Freud); amico degli scrittori Umberto Saba, Italo Svevo, Bobi Bazlen, e dei pittori Leonor Fini e Carlo Sbisà, Arturo Nathan è stato un esponente esemplare della cultura cosmopolita della Trieste del primo Novecento. Arturo Nathan esordisce, al tempo di «Valori Plastici» e del Realismo magico, alla Biennale di Venezia, nel 1926; poi vi espose in quasi tutte le successive edizioni fino alle leggi razziali. Nel 1940 fu confinato nelle Marche a Offida e  Falerone. Nel settembre 1943 fu internato nel campo di prigionia di Carpi; l’anno seguente fu deportato in Germania prima nel campo di concentramento di Bergen-Belsen poi in quello di Biberach an der Riss, dove morì il 20 novembre 1944.

Rielaborazione scenica a cura di Sabrina Morena tratta da:
Enrico Lucchese, Arturo Nathan, Fondazione CRTrieste 2009.
Arturo Nathan, Lettere all’amico Carlo Sbisà1940-1943, Zel edizioni 2016.
Vittorio Sgarbi, Arturo Nathan, Fabbri editori, 2002.
Anna Maria Accerboni Pavanello, Poesia, arte e letteratura negli anni della psicanalisi a Trieste in Freud and italian culture, Peter Lang, Bern 2009

organizzazione: Bonawentura in collaborazione con il Museo Revoltella

 

Biglietto € 10,00 (acquistabile dalle 17.30 all’ingresso del museo). Prevendita: Teatro Miela, da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19. Posti max 50


 

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