Trieste Settanta. Arte e Sperimentazione

Dal 31 gennaio al 2 giugno 2020
inaugurazione 31 gennaio ore 18.00

Il Museo Revoltella di Trieste inaugura giovedì 30 gennaio, alle ore 18.00 una particolare rassegna con opere di artisti, testimonianze di operatori culturali e un ricco materiale documentativo sulla produzione artistica della Trieste degli anni Settanta.

La mostra, curata da Laura Carlini Fanfogna, Direttore del Servizio Musei e Biblioteche e Lorenzo Michelli, raccoglie un cospicuo numero di opere del periodo delle collezioni museali al quale si sommano quelle di collezioni private e degli artisti protagonisti del periodo e tuttora operanti.

 

La mostra è allestita nella Sala Scarpa del Museo Revoltella. Si apre con una sezione dedicata alla grafica e con l’esposizione di un ricco materiale documentativo del periodo conservato nel museo, inviti, locandine ed editoria di tutto il decennio. Al piano superiore è stato allestito un percorso particolarmente articolato suddiviso tra opere e zone dedicate alle principali realtà associative di ricerca operanti dal periodo: Arte Viva e il Centro Operativo Arte Viva, il Centro La Cappella, lo Studio Tommaseo e il Gruppo ’78.

Tra gli altri sono rappresentati Luciano Celli, Augusto Cernigoj, Bruno Cheriscla, Enzo Cogno, Antonio Guacci, Ugo Guarino, Emanuela Marassi, Claudio Palcic, Nino Perizi, Cesare Piccotti, Ugo Pierri, Miela Reina, Lucio Saffaro, Livio Schiozzi, Mario Sillani Djerrahian, Antonio Sofianopulo, Franco Vecchiet, Edward Zajec: una selezione di artisti triestini operanti nel segno dell’avanguardia ai quali si aggiunge un importante insieme di grafiche, molte appartenenti alla collezione del museo, e di opere di artisti e autori collegati ai gruppi operativi sopracitati, protagonisti di eventi espositivi particolarmente significativi, tra altri Getulio Alviani e Carlo de Incontrera, Paolo Patelli e Paolo Legnaghi, Otto Muhl e Rudolf Schwarzkogler dell’azionismo viennese. Nello spirito dell’epoca non potevano mancare naturalmente alcuni multipli e le edizioni d’arte.

Uno spazio infine è dedicato al Museo Revoltella che viveva un momento molto particolare. Chiuso per i lavori di ristrutturazione – firmati dal celebre architetto Carlo Scarpa, che verranno ultimati solo nel 1991 – nondimeno fu promotore di una vivace attività “fuori sede”, luogo di accesi dibattiti sul suo futuro e anche propulsore di una politica di acquisti, di cui in questa occasione viene esposta una interessante selezione.

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