Ultime tre giornate insieme al cinema latino americano

SESTA GIORNATA: GIOVEDI' 22 OTTOBRE

La sesta giornata del Festival vede incontri e proiezioni. Alle ore 09:30 presso l'Aula Magna della Scuola Interpreti, in via Fabio Filzi 14 a Trieste, gli ospiti e giurati del Festival FARIDE ZERAN CHELECH cattedratica di Etica e Trattati giornalistici e fondatrice dell'Instituto Interdisciplinario de la Comunicación e Imagen de la Universidad de Chile e il compositore argentino OSVALDO MONTES incontrano gli studenti e il pubblico. L’incontro sarà l’occasione per ripercorrere la loro vita professionale e anche confrontare i sistemi universitari dei due paesi.

Dalle 11:00 riprenderanno le proiezioni dei film in concorso della Sezione Ufficiale e Contemporanea all’Auditorium del Civico Museo Revoltella di Trieste a cui si aggiungeranno nel pomeriggio altre in programma al Cinema dei Fabbri.

All’Auditorium apre la giornata alle ore 11:00 una proiezione della sezione Premio Mundo Latino: il film è Amancio Williams di Gerardo Panero, un documentario su una figura chiave dell’architettura moderna argentina quale fu Amancio Williams, riconosciuto e ammirato in tutto il mondo per la sua famosa opera "Casa Sobre El Arroyo". Il documentario narra la vita, l’opera e i progetti più emblematici dell’architetto, la sua relazione con Le Corbusier, le sue idee innovatrici e i motivi per i quali gran parte dei suoi progetti non si concretizzarono.

Dal pomeriggio alle ore 16:00 vengono ri-proiettati i film Corbiniano e La Sargento Matacho, già presentati nella giornata di mercoledì 21 ottobre.

Alle 19:45 è la volta della produzione argentino-paraguayana Contra Paraguay, di Federico Sosa su un catastrofico evento del XIX secolo ancora poco conosciuto per l’importanza che ebbe: la più grande guerra del Sud America, anche chiamata Guerra del Paraguay, con mezzo milione di morti e il quasi sterminio della popolazione guaraní.

Seguirà la proiezione Maximiliano, Sueños De Poder, di Franz L. Schmelze, che ricrea la vita di Massimiliano d’Asburgo e le poco conosciute sfaccettature del carattere controverso, in modo da farci avere una visione più umana dei diversi momenti della sua vita in Messico, Francia e Austria.

Le proiezioni all’Auditorium del Museo Revoltella si chiudono alle 22:15 con Joselito di Bárbara Pestán Florás a cui seguirà un incontro con la regista.

In parallelo il Cinema dei Fabbri, grazie al successo ottenuto in sala dai film alla prima proiezione, proporrà nuovamente alle ore 17:00 Ayiti Toma, alle 19:00 Corbiniano e alle 21:00 O Outro Lado Do Paraiso, tutti in versione originale con sottotitoli italiani.

SETTIMA GIORNATA: VENERDI' 23 OTTOBRE

Domani è l’ultima giornata in cui verranno proiettati i film in concorso nella Sezione Ufficialee in quella Contemporanea. Le proiezioni si terranno unicamente all’Auditorium del Civico Museo Revoltella di Trieste. Cinque sono i film in programma in questa giornata e per la maggior parte dei quali registi o produttori saranno presenti in sala. Uno di questi è l’evento speciale Buscando a Simón Bolívar, dedicato alla vita del rivoluzionario Simón Bolívar.

Si inizia come da consuetudine alle ore 11:00 con Tu Y Yo, di Natalia Cabral e Oriol Estrada che ci porta in una casa nel centro di Santo Domingo e nella relazione fra La Doña, una vedova di 70 anni, e Aridia, la sua giovane domestica. Un rapporto pieno di tensioni e ambiguità e tuttavia indispensabile per entrambe.

Alle 16:00, a presentare il film costaricano Presos di Esteban Ramírez ci sarà il suo produttore Gabriel González-Vega. Presos ha per protagonista Victoria, una giovane appassionata di ballo, il cui fidanzato la trascina verso lo stile di vita che la sua famiglia e la società pretendono che lei conduca. Grazie al lavoro entrerà in contatto con il mondo del carcere dove troverà una realtà che la porterà a mettere in discussione i suoi limiti e la sua stessa libertà.

Poi alle 18:00, dal Costa Rica andiamo in Cile, con la proiezione de La Once, di Maité Alberdi, un documentario incentrato su cinque signore di età avanzata che ritualmente da sessant’anni si ritrovano a bere il tè una volta al mese, un momento in cui interpretano e commentano l’attualità e, nonostante non comprendano alcune tendenze, evocano il passato comune e si sforzano di dimostrare che sono ancora vive, dimenticando per un momento i mali che le affliggono.

Alle 19:30 è la volta di Gabriel F. Marinho regista di O Prologo, documentario che affronta il tema dell’uso della propaganda politica attraverso il cinema e la televisione degli anni ‘60 in Brasile e svela la cultura dei vecchi cortometraggi in programma prima delle programmazioni principali dei cinema. Partendo dalle dichiarazioni dei professionisti coinvolti e dalle immagini d’archivio, il documentario racconta la storia del cinema documentale fatto nella prima metà degli anni ’60. El Prólogo mostra come sia possibile la manipolazione della verità, senza necessariamente decidere di mentire e come lo spettatore sia responsabile dello sviluppo di una posizione critica su tutto quello che sente e guarda.

Conclude la serata l’evento speciale Buscando a Simón Bolívar, di José Sánchez-H che sarà presente in sala accompagnato dalla sceneggiatrice e produttrice Tina Datsko de Sánchez.

Il documentario mescola immagini sperimentali e parlato. Una poetessa Tina Datsko de Sánchez, vincitrice di quattordici premi Hopwood, medita sulla vita del rivoluzionario del XIX secolo, Simón Bolívar, la cui leadership visionaria ha liberato sei nazioni latinoamericane dalla Spagna. Mescolando metafora verbale e visuale, il film unisce opere d’arte originali, coreografie e musiche per trasmettere lo spirito radicale di questo guerriero visionario. La cinematografia ha un’impostazione tipica della pittura, in quanto utilizza 35mm, 16mm, Super-8 e video per creare una sovrapposizione di strutture.

OTTAVA GIORNATA: SABATO 24 OTTOBRE

Il Festival continua la sua corsa fino al gran finale, registrando nella serata di giovedì 22 ottobre un grande successo di presenze in sala all’Auditorium del Museo Revoltella per la proiezione di Maximiliano, Sueños De Poder, di Franz L. Schmelze. Un film che ricrea la vita di Massimiliano d’Asburgo e le poco conosciute sfaccettature del suo controverso carattere. 

Una immagine tratta dal film "De vita y de muerte. Testimonios de la Operacion Condor".

Continuando con il programma del Festival, la giornata di sabato 24 ottobre sancirà i vincitori di questa XXX edizione del Festival del Cinema Latino Americano. Durante la giornata si terranno proiezioni ed eventi speciali fino alla cerimonia di premiazione alle ore 20:00. Ma la serata all’Auditorium del Museo Revoltella continuerà in musica.

A conclusione della serata, infatti, Il DUO PASODOBLE 21Michele Pucci (chitarra flamenca) e Alberto Chicayban (chitarra a 10 corde e voce) interpretano come un omaggio al Festival  del Cinema Latino Americano "El Corazon al Sur" (Eladia Blazquez")  e  la milonga "Vuevo al Sur (Piazzolla & Pino Solanas") già parte dalla colonna sonora del film Sur, con il quale l'argentino Pino Solanas ha vinto il premio alla Miglior Regia a Cannes nel 1988. Il duo presenterà inoltre, come anticipazione del concerto che si terrà il 30 ottobre 2015 alla Chiesa Evangelica Luterana di Largo Odorico, un breve assaggio di una partitura suonata con lo strumento ideato da Leonardo da Vinci e costruito per la prima volta nel mondo dal liutaio friulano Mario Buonoconto.

Tornando alle proiezioni, alle 11:00 all’Auditorium del Civico Museo Revoltella si terrà la proiezione di Los Pequeños Gigantes, di Hugo Butler, film del 1960, basato sulla storia vera della squadra di baseball Industrial Little League di Monterrey e sulla determinazione del giovane Ángel Macias a vincere. Il dono di Macias nel gioco del baseball portò la critica a soprannominarlo il Babe Ruth messicano e la performance dei ragazzi del Monterrey guadagnò loro la notorietà oltre che l'invito alla Casa Bianca. Gli ex presidenti Lyndon Johnson e Richard Nixon erano senatori quando incontrarono questa squadra, che riuscì ad attrarre l'attenzione di diverse persone negli Stati Uniti.

Per la sezione PREMIO ARCOIRIS – RADIO BIO BIO (Cile) verrà proiettata la co-produzione colombiano-ungherese Parador Húngaro, di Patrick Alexander e Aseneth Suárez Ruiz che del suo film dice «Il mio nome è Patrick Alexander. A Bogotà conobbi Gyuri Villás, il proprietario del Parador Húngaro, luogo che diventò il mio rifugio. Gyuri fu un soldato dell’Ungheria comunista dalla quale scappò nel 1957 e non vi fece mai più ritorno. Sono cresciuto nelle basi militari negli Stati Uniti e in Germania, e non ho vissuto per più di quattro anni in un solo posto. A prima vista non avevamo molto in comune ma a tutti e due piaceva ricordare. Non mi sarei mai immaginato il viaggio che mi avrebbe portato a tutto questo.»

Infine, l’ultimo degli eventi speciali in programma, subito prima della cerimonia di premiazione, sarà il film cileno De Vida Y De Muerte, Testimonios De La Operación Cóndor, di Pedro Chaskel, un documentario che indaga sugli Archivi dell’Orrore della dittatura del Generale Alfredo Stroessner, scoperti in Paraguay nel 1992. La documentazione dell’Operazione Condor rivela chi furono i responsabili, i loro obiettivi, le loro strategie, le prigioni, i complici e gli assassinii.

 

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