Un caffè con il barone: 24 – 25 gennaio ore 18 e 19,30; 26 gennaio ore 11 e 17 e 18,30

 

“Essere invitati a casa del barone è un privilegio riservato a pochi…” Sarà per questo motivo che moltissimi visitatori non si sono fatti sfuggire l'occasione e hanno affollato gli appuntamenti degli scorsi anni. Per coloro che se lo sono lasciati sfuggire e dopo aver tagliato il traguardo dei 4500 spettatori, verrà riproposto in versione riadattata per l ‘occasione lo spettacolo “Un caffè con il baronevenerdì 24 gennaio alle ore 18 e 19,30 , sabato 25 gennaio, sempre alle ore 18 e 19,30 e domenica 26 alle ore 11, 17 e 18,30.

Il Museo Revoltella apre nuovamente le sue porte e invita a visitare la sua dimora accolti dal barone in persona. Quello proposto dal Museo è, infatti, uno spettacolo itinerante all’interno dell'antica dimora. Di stanza in stanza il barone accompagnerà personalmente gli ospiti, e attraversando i corridoi della sua residenza svelerà luci e ombre della sua vita. Seduti alla sua tavola gli spettatori ascolteranno le sue confessioni.

Lo spettacolo, questa volta, si lega alla mostra “Museo illuminato – Corrispondenze d'arte 2”, che si sostanzia nella collocazione di opere d'arte contemporanea, nella parte baronale del museo con l'idea di creare un 'cortocircuito estetico' in un luogo, già di per sé carico di simboli, in cui memoria e futuro, presenza e assenza, storia e utopia, si compenetrino. Sono presenti opere di Kautz, Frigo, Novello, Ghirardello, Berlot, Kervischer, Valvassori, Matasić, Bach, Serse, Pisani, Celli, Schiozzi e una sonorizzazione di Marco Laurenti e Damiano Marconi.

Lo spettacolo, cui potranno partecipare al massimo 40 persone per ogni rappresentazione e che si svolgerà in forma di dialogo fra il protagonista, Pasquale Revoltella – interpretato da Lorenzo Acquaviva – e un amico vagamente ispirato a Pietro Kandler, ruolo affidato a Ivan Zerbinati, ripercorre i momenti più felici, ma anche i più drammatici della straordinaria vicenda di un uomo che è stato una figura chiave della Trieste imperiale: dalle origini umili al rapido arricchimento, dalla sua visione del progresso, ai lussi di cui amava circondarsi, dalle dicerie sul suo conto ai meriti che ebbe nello sviluppo di Trieste.

Nato a Venezia nel 1795, Revoltella, figlio di macellaio, si trasferì a Trieste da bambino quando la madre rimase vedova. Dopo un periodo di stenti, divenne protagonista di una rapida scalata sociale, grazie alle sue capacità imprenditoriali nell'importazione di legnami e granaglie, e alla sua amicizia con von Bruck, ministro degli Asburgo, diventando direttore delle Assicurazioni Generali e consigliere del Lloyd Austriaco. Deputato di Borsa, ebbe partecipazioni in numerose imprese, triestine e non solo, divenne rappresentante ufficiale del governo austriaco e vicepresidente della Compagnia Universale del Canale di Suez opera che cambio il corso della storia mondiale. Alla sua morte, rimasto celibe, destinò la sua casa a “museo di belle arti”, perché servisse ad educare il gusto dei giovani e a migliorare il livello di preparazione di artisti e artigiani.

La regia è di Davide Del Degan e i testi a cura della compagnia.

Necessaria la prenotazione al numero 040 675 4350.

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