Va in scena il barone Revoltella. Uno spettacolo sulla sua vita con Lorenzo Acquaviva

"Un caffè con il barone Revoltella" è il titolo di un originale spettacolo che verrà propostoal Museo Revoltella il 12, 13 e 14 agosto con inizio alle ore 21 nello splendido scenario del palazzo che il fondatore del museo costruì per sè alla metà dell’Ottocento, solo da pochi giorni riaperto alla visita dopo un lungo intervento di restauro degli interni.

Si tratta di uno spettacolo itinerante all’interno della dimora. Di stanza in stanza il barone accompagnerà personalmente gli ospiti, e, attraversando i corridoi della sua residenza svelerà luci e ombre della sua vita. Seduti alla sua tavola gli spettatori sorseggeranno un caffè ascoltando le sue confessioni.

Nato a Venezia nel 1795, Pasquale Revoltella era figlio di macellai che, alla caduta della Repubblica, nel 1797, decisero di tentare la fortuna a Trieste, città in pieno sviluppo economico grazie ai traffici marittimi. Fin da ragazzo mostrò un particolare talento per gli affari e, dopo avere imparato il mestiere presso una nota casa commerciale, nel 1835 fondò una propria ditta, che in breve tempo gli consentì di accumulare una notevole fortuna. Revoltella fu anche protagonista di grandi imprese societarie triestine: fu al vertice delle Assicurazioni Generali, consigliere del Lloyd Austriaco, Deputato di Borsa, ebbe partecipazioni in numerose imprese, triestine e non solo, ma dedicò i maggiori sforzi al sostegno della più imponente sfida tecnologica del suo tempo: il taglio del Canale di Suez, in cui ebbe un ruolo non secondario, essendo rappresentante ufficiale del governo austriaco e vicepresidente della Compagnia Universale del Canale di Suez. La sua dimora conserva molti segni di questa vicenda, attraverso cimeli e opere d’arte che ricordano la storia del Canale inaugurato nel novembre 1869, pochi mesi dopo la sua morte, a 74 anni. La dimora che si era fatto costruire tra il 1854 e il 1858 su progetto del berlinese Friedrich Hitzig era stata teatro di molti incontri di potenti attorno al tema del finanziamento del Canale: basti pensare che all’inaugurazione, il 23 febbraio 1859, furono invitati l’Arciduca Massimiliano d’Asburgo e Ferdinand de Lesseps. Ma innumerevoli furono le feste che si svolsero in queste sale, le più sfarzose della città, degno sfondo delle ambizioni di un uomo che dal nulla era riuscito a diventare il finanziere più ricco e potente di Trieste. Alla sua morte, poichè era rimasto sempre celibe, destinò questa casa a "museo di belle arti" perchè servisse ad educare il gusto dei giovani e a migliorare il livello di preparazione di artisti e artigiani.

L’interpretazione di Lorenzo Acquaviva e Ivan Zerbinati affronta tutti gli aspetti della storia di Revoltella, dalle sue origini umili al rapido arricchimento, dalla sua visione del progresso ai lussi di cui amava circondarsi, dalle dicerie su di lui ai meriti che ebbe nello sviluppo di Trieste.

 

Lo spettacolo (a cui potranno partecipare al massimo 35 persone per ogni rappresentazione) si svolgerà in forma di dialogo fra il protagonista, Pasquale Revoltella – interpretato da Lorenzo Acquaviva – e un amico, ruolo affidato a Ivan Zerbinati, che ripercorreranno i momenti più felici, ma anche i più drammatici della straordinaria vicenda di un uomo che è stato una figura chiave della Trieste emporiale.

 

Gli spettatori saranno coinvolti nello spettacolo come se fossero gli ospiti del barone, testimoni di una conversazione che si svolge in mezzo a loro.

 

Lo spettacolo dura 45 minuti e si replicq anche il 26, 27 e 28 agosto.

 

Biglietto: 10 Euro. Indispensabile la PRENOTAZIONE al numero 040-6754350 o via e-mail a biglietteria@comune.trieste.it

 

nelle foto : le immagini delle prove dello spettacolo con Lorenzo Acquaviva, Ivan Zerbinati e il regista Davide Del Degan 

 

 

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