![Edgardo Sambo Cappelletti, Vasi cinesi, olio su cartone, 1945 circa, 60x49 cm, inv. 5234](https://museorevoltella.it/wp-content/uploads/2020/04/dopoP1050135_rid-768x1024.jpg)
Figura di sorprendente poliedricità, nonché personalità di assoluto rilievo nella storia del Museo Revoltella, di cui fu illuminato direttore dal 1929 al 1956, Sambo è stato un artista molto apprezzato e capace, formatosi dapprima a Trieste alla scuola di Giovanni Zangrando, di seguito presso l’Accademia di Monaco e infine a Roma, grazie al conferimento del Premio Rittmeyer.
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Distintosi nei primi anni del Novecento per un fare pittorico di gusto prettamente secessionista, aderì poi nel Primo dopoguerra agli stilemi novecenteschi, rilevando una notevole predilezione per i “puri e armoniosi valori formali” (Cataldi). Mantenendosi anche nei decenni successivi alquanto fedele al concetto classico della forma, elaborò infine un linguaggio di evidente sintesi e stilizzazione.
![](https://museorevoltella.it/wp-content/uploads/2020/04/durante-stuccaturaP1050121_rid-1024x768.jpg)
Nella natura morta donata dalla famiglia Lanieri, sottoposta ad una leggera pulitura superficiale dello strato pittorico e ad una risistemazione complessiva della cornice lignea originale, gli oggetti, impreziositi dalla superficie traslucida e mirabilmente riflettente, determinano con le loro tonalità fredde e perlacee, particolarmente amate dal pittore, un’atmosfera straniante e inedita, di eccezionale attrattività.
Il dipinto è stato pubblicato nel volume monografico della Fondazione CRTrieste a cura di Angela Tiziana Cataldi, dedicato a Edgardo Sambo (1999, n. 175, p. 119).
Restauro: Nevyjel Restauri d’Arte, Trieste 2019, grazie alla donazione di Maria Lanieri in memoria di Giorgio Lanieri e Giusy Romeo.
![Restauro](https://museorevoltella.it/wp-content/uploads/2020/04/P1050137_rid-1024x768.jpg)