Attraverso il volto. Autoritratti dalle collezioni del Museo Revoltella

Il progetto dell’ERPAC

Il tema del ritratto e dell’autoritratto in pittura, dalla metà del Cinquecento all’età contemporanea, costituisce lo snodo centrale dell’articolato progetto espositivo voluto dall’ERPAC FVG, sviluppato in questi mesi tra Gorizia (Palazzo Attems Petzenstein, “Riflessi. Autoritratti nello specchio della storia”, 28 maggio-2 ottobre), Gradisca d’Isonzo (Galleria Spazzapan, “Artista+Artista. Visioni contemporanee”, 14 maggio-18 settembre) e Trieste (Magazzino delle Idee, “Io, lei, l’altra. Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste”, 3 marzo-26 giugno, e Museo Revoltella, “Attraverso il volto. Autoritratti dalle collezioni del Museo Revoltella”).
Nelle sue molteplici sfaccettature il progetto di mostra, in particolare, vuole guardare l’Artista con gli occhi degli Artisti, coglierne l’immagine, nella sua dimensione ‘mitica’, attraverso la sua proiezione in ritratti e autoritratti.

VERUDA - Autoritratto (1903, inv.2185)
VERUDA - Autoritratto (1903, inv.2185)
Giuseppe Tominz, Autoritratto, 1840 circa, olio su tavola, 144x110 cm, , inv. 2149, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Archivio fotografico del Museo Revoltella)
Giuseppe Tominz, Autoritratto, 1840 circa, olio su tavola, 144x110 cm, , inv. 2149, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Archivio fotografico del Museo Revoltella)
5. Vincenzo Gemito, Autoritratto, penna e tempera su carta, 290x215 mm, inv. 690, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Archivio fotografico del Museo Revoltella)
5. Vincenzo Gemito, Autoritratto, penna e tempera su carta, 290x215 mm, inv. 690, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Archivio fotografico del Museo Revoltella)

La necessaria premessa introduttiva di tale assunto è rappresentata dalla mostra di Gorizia intitolata “Riflessi. Autoritratti nello specchio della storia”, che propone un percorso in otto sezioni e quasi settanta opere, per lo più concesse in prestito da prestigiosi musei austriaci, come il Belvedere di Vienna. La mostra del Museo Revoltella, che conclude in ordine di tempo la serie delle quattro inaugurazioni in regione, si affianca e completa questa straordinaria galleria di ‘volti’ e di personalità artistiche senza tempo, protagoniste di un dialogo al tempo stesso desueto e affascinante con il visitatore.

Franco Cernivez, Autoritratto, 1913, olio su tela, 65,5x55,5 cm, inv. 503,
Franco Cernivez, Autoritratto, 1913, olio su tela, 65,5x55,5 cm, inv. 503, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Foto Marino Ierman)
Bruno Croatto, Autoritratto, olio su tavola, 56,5x47,5 cm, inv. 4838, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Archivio fotografico del Museo Revoltella)
Bruno Croatto, Autoritratto, olio su tavola, 56,5x47,5 cm, inv. 4838, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Archivio fotografico del Museo Revoltella)

Storia di una raccolta particolare

Nel 1958, il triestino Roberto Hausbrandt, uno dei più noti industriali del caffè in Italia, decise di donare al Museo Revoltella una collezione di quarantacinque autoritratti acquistata da Luigi Devetti, gestore di una famosa trattoria in città, frequentata fin dagli anni Venti dagli artisti locali. Mecenate e generoso ospite nel suo accogliente locale, Devetti aveva perseguito per una trentina danni un obiettivo piuttosto insolito: formare una collezione costituita esclusivamente da autoritratti, a lui ceduti spesso in cambio di un buon pasto.

Hausbrandt ne acquistò poi a sua volta altri quattordici e fece unulteriore donazione alla galleria triestina tra il 1962 e il 1967 e, ancora, nel 1994, aggiungendo così alcuni pezzi importanti alla collezione originaria, tra cui l’eccezionale “Asceta” dli 1927 di Arturo Nathan.

 

Antonio Camaur, Autoritratto, olio su tela, 40x30 cm, inv. 471, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Archivio fotografico del Museo Revoltella)
Antonio Camaur, Autoritratto, olio su tela, 40x30 cm, inv. 471, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Archivio fotografico del Museo Revoltella)
Cesare Dell’Acqua, Autoritratto, 1851, olio su tela, 40x40 cm, inv. 81, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Archivio fotografico del Museo Revoltella)
Cesare Dell’Acqua, Autoritratto, 1851, olio su tela, 40x40 cm, inv. 81, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Archivio fotografico del Museo Revoltella)

I sessanta autoritratti già proprietà Hausbrandt, a cui fu dedicata una mostra di grande rilievo nel 2011, non esaurivano tuttavia l’intera collezione di questo genere ritrattistico al Museo Revoltella che, negli anni Cinquanta, comprendeva già oltre una ventina di pezzi, prendendo origine fin dai primissimi anni di vita del museo, nel 1884, con la donazione dellAutoritratto (1851) circolare del pittore piranese Cesare DellAcqua. Nei decenni che seguirono e fino al 2013, con larrivo in collezione dell’Autoritratto (1937) di Felicita Frai, la raccolta degli autoritratti del Museo Revoltella si è ingrandita ulteriormente fino a comprendere ben centoventi dipinti.

Arturo Rietti, Autoritratto, olio su tela, 63x52 cm, inv. 4539, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Archivio fotografico del Museo Revoltella)
Arturo Rietti, Autoritratto, olio su tela, 63x52 cm, inv. 4539, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Archivio fotografico del Museo Revoltella)
Piero Marussig, Autoritratto, 1917, olio su tela 36x28 cm, inv. 5337, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Foto Marino Ierman)
Piero Marussig, Autoritratto, 1917, olio su tela 36x28 cm, inv. 5337, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Foto Marino Ierman)

 

In occasione di questa importante iniziativa promossa dall’ERPAC FVG, il Museo Revoltella coglie pertanto lopportunità di esporre al pubblico laltra metà”, pressoché inedita, della sua collezione di autoritratti, costituitasi in un secolo e mezzo di vita del museo. Questa straordinaria raccolta è unica nella nostra regione ed è difficilmente riscontrabile, probabilmente, in altre gallerie italiane d’arte moderna, senza contare, ovviamente, la prestigiosa e storica collezione della Galleria degli Uffizi. La raccolta fiorentina, che non ha pari al mondo, annovera quasi duemila pezzi, collezionati fin dalla metà del XVII secolo ad opera del cardinale Leopoldo de’ Medici, figlio del Granduca Cosimo II. Uno straordinario e vasto repertorio di storia dell’arte la strabiliante raccolta degli Uffizi, un interessante campionario artistico del nostro territorio l’originale ma ben più contenuta raccolta di autoritratti del Museo Revoltella.

Larco temporale in cui si inseriscono le opere che compongono la presente esposizione, si estende dal 1840, con lo stuzzicante e iconico Autoritratto di Giuseppe Tominz (esposto al pianterreno di Palazzo Revoltella – Sala Tominz), fino alla metà degli anni Settanta del Novecento, con il delicatissimo autoritratto della magnetica’ Leonor Fini.

Ai nomi certamente più conosciuti del panorama artistico locale, quali Augusto Tominz, Cesare DellAcqua, Umberto Veruda, Arturo Fittke, Ruggero Rovan, Giuseppe Barison, Leonor Fini, Silva Bernt, Cesare Sofianopulo, Piero Marussig, si accostano le figure di artisti locali meno noti al pubblico, come Francesco Guerrini, Edoardo Variano, Franco Cernivez, Riccardo Carniel. Tra gli artisti forestieri, di particolare interesse e originalità per la loro valenza artistica interdisciplinare, vi sono il toscano Enrico Sacchetti e il lombardo Giuseppe Novello. Del grande artista napoletano Vincenzo Gemito, infine, figura di spicco della scultura di matrice verista del secondo Ottocento, il Museo Revoltella conserva, oltre alla rinomata scultura del Pescatoriello, un incisivo Autoritratto a penna e matita, decisamente avvincente per la sua espressività.

Tra le curiosità di questa importante raccolta segnaliamo, inoltre, la donazione di sette autoritratti, effettuata nel 1972, da un personaggio illustre nel nostro territorio, il colonnello Antonio Fonda Savio, consorte di Letizia Svevo, genero dello scrittore Italo Svevo.

Felicita Frai, Auotritratto, olio su tela, 48x40 cm, inv. 5119, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Foto Marino Ierman)
Felicita Frai, Auotritratto, olio su tela, 48x40 cm, inv. 5119, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Foto Marino Ierman)
Piero Marussig, Autoritratto, 1917, olio su tela 36x28 cm, inv. 5337, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Foto Marino Ierman)
Piero Marussig, Autoritratto, 1917, olio su tela 36x28 cm, inv. 5337, Museo Revoltella – Galleria d’arte modera, Trieste (Foto Marino Ierman)

150° della fondazione del Museo Revoltella

Storie di lasciti e acquisizioni. Un patrimonio lungo 150 anni

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Chiusura parziale Museo Revoltella dal 15 ottobre al 31 marzo

Si avvisano i gentili visitatori che dal 15 ottobre 2024 al 31 marzo 2025 l’apertura del Museo sarà limitata e l’accessibilità sarà parziale per lavori di manutenzione straordinaria finalizzati alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive nell’ambito del PNRR (Missione 1, Componente 3, Investimento 1.2).
Sarà possibile accedere solo alla dimora baronale, che nel periodo dei lavori presenterà barriere architettoniche a tutti i piani e non sarà pertanto visitabile da persone a mobilità ridotta. La parte baronale, con ingresso da via Cadorna 26, sarà aperta tutti i giorni (tranne il martedì) con orario 9 – 19 ad ingresso gratuito.