Vicenza 1817 – Trieste 1885
Ritratto di Maria Teresa
1870 circa
bassorilievo su legno, inv. 779
acquisto, 1876
Dai verbali della seduta del Curatorio del 20 ottobre 1876 si apprende della volontà di accettare «l’offerta fatta dall’Intagliatore Moscotto il quale versa nella miseria, d’un intaglio in bosso del ritratto di Maria Teresa contornato di una cornice in noce che il suddetto lascerebbe per soli 50f».
Giovanni Moscotto era una figura nota e apprezzata per le sue capacità professionali a Trieste, avendo già eseguito l’intaglio in legno per la biblioteca di Palazzo Revoltella e precedentemente alcuni bassorilievi allegorici per l’Hôtel de la Ville, oltre a una statua monumentale di Maria Teresa per l’omonimo piroscafo.
Il lungo regno della sovrana portò alla realizzazione nel corso degli anni di un’ampia iconografia a lei dedicata come documentano i ritratti giovanili, i quadri di famiglia e i ritratti ufficiali fino a quella di Imperatrice vedova. A questa iconografia, diffusa tramite le monete degli anni 1765-1770 e che più si stabilizza nei territori italiani sotto controllo austriaco, si può ricondurre anche l’opera in questione per la scelta della posa di profilo dell’effigiata, ritratta in età matura e con il simbolico velo vedovile.
Ma, come scrisse Laura Ruaro Loseri, «nella medaglistica triestina l’ideale “familiare” domina costantemente sia negli esemplari del tempo come nelle opere più recenti o recentissime insieme a quello di “domestica Madre”, “Mater et Magistra”; avvolgente e protettrice del popolo e della città che si protende ai suoi piedi, addita il porto da lei avviato a più ricca vitalità e vita».