Alla Prima Esposizione del Circolo Artistico di Trieste, nell’autunno del 1890, di cui si è già parlato nel precedente approfondimento, furono davvero moltissime le opere esposte. Tra queste si poteva ammirare anche la spettacolare Egizia, opera in marmo di delicatissima fattura, realizzata nel 1889 dallo scultore Andrea Malfatti (Trento 1832 – 1917), che si formò nell’ambiente artistico milanese del Secondo Ottocento.
Assieme all’Egizia, l’artista, che aveva già donato al Museo Revoltella nell’aprile del 1890 il gesso La pietà, scelse di esporre anche il bronzo La schiava ribelle, sperando che emtrambe le opere entrassero a far parte delle collezioni museali. Le due sculture furono messe in vendita in quell’occasione al prezzo di 2.500 (bronzo) e 6.000 lire (marmo) e da alcune lettere d’archivio si sa che Malfatti era disposto ad accettare per l’Egizia anche la cifra di 5.000 lire, visto che attraversava un periodo di difficoltà economiche, ma intendeva rifiutare l’offerta di 3.000, che gli era stata comunicata dal Segretario dell’Esposizione di Belle Arti e che non gli permetteva neanche di rientrare delle spese che avevano comportato la realizzazione in marmo della statua.
Quel che certo è che l’opera fu acquistata dal barone Rosario Currò, che la donò poi al Museo Revoltella nel 1929, assieme a molte altre opere d’arte di rilievo. Ricco commerciante in agrumi e rappresentante a Trieste della Navigazione generale italiana di Genova, Currò era originario di Acireale e, pur essendosi integrato nel tessuto multietnico triestino, sotto la comune giurisdizione austriaca, aveva mantenuto in evidenza la sua origine profondamente italiana. Per rimarcare ciò, aveva anche ottenuto il titolo di “barone d’Italia”, titolo nobiliare “non austriaco” a cui teneva particolarmente.
La scultura dell’Egizia, esposta attualmente al quarto piano delal Galleria d’arte moderna, è una raffinata evocazione scultorea di un Oriente ricco di fascino e mistero, oltre a rappresentare uno dei lavori migliori della produzione di genere di Andrea Malfatti.