Paesaggi di mare del Museo Revoltella in mostra a San Donà di Piave

 

mostra

LUCI SULL’ALTO ADRIATICO. PAESAGGI DI MARE TRA VENEZIA E TRIESTE NELL’OTTOCENTO

San Donà di Piave, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, 14 giugno-3 agosto 2008

 

La Città di San Donà di Piave su iniziativa dell’Assessorato alla Cultura, con il sostegno della Regione Veneto, dedica l’estate del 2008 a un’ esposizione dedicata alla pittura di marina nell’Ottocento che nasce dalla collaborazione istituita dal Museo della Bonifica di San Donà con il  Museo Revoltella di Trieste e la Galleria d’Arte Moderna di Udine.

Una sequenza di oltre sessanta opere ripercorre l’evoluzione della pittura di paesaggio in area veneta, friulana ed istriana, attraverso la specializzazione della pittura di marine, in un arco di tempo che va dall’inizio dell’Ottocento alla prima guerra mondiale. Tale produzione, alimentata dalla grande tradizione  pittorica veneta e dal confronto con le nuove scuole paesistiche europee, attende ancora una adeguata valorizzazione, e la mostra è un’occasione unica per ammirare capolavori di grandi artisti italiani e stranieri che hanno indagato dal vero le mutevoli luci dell’Alto Adriatico, dipingendo tra le lagune, Venezia e le sue isole, il golfo di Trieste e la costa istriana.

L’interesse mai sopito per l’immagine di Venezia ha alimentato, infatti, sulla scia del vedutismo settecentesco, una nuova fase della pittura veneta di paesaggio, alla quale hanno concorso artisti italiani e stranieri, sotto l’impulso di un realismo che spingeva il pittore a fissare sulla tela i mutevoli effetti luministici e atmosferici indagati tra le superfici specchianti della laguna, ambientandovi la vita quotidiana di pescatori e gondolieri, i traffici mercantili, il diporto e il lavoro, sullo sfondo anche di un profondo mutamento storico ed economico. Dai bozzetti e dalle “impressioni” nate dal vero, attraverso il graduale sovrapporsi di una visione soggettiva anche venata da toni sentimentali, si passa, nell’evoluzione del genere, attraverso le sperimentazioni del divisionismo, gli influssi simbolisti, fino alle stilizzazioni dell’art nouveau.

Tra le opere in  mostra spiccano i protagonisti sulla scena dell’arte veneziana a partire da Ippolito Caffi, Guglielmo Ciardi, Ettore Tito, Alessandro Milesi, Emanuele Brugnoli, accanto ai  triestini Lorenzo Butti, Giuseppe Miceu, Guido Grimani, Ugo Flumiani, Giovanni Zangrando, Pietro Lucano e molti altri. Una sezione particolare è dedicata a Pietro Fragiacomo, il pittore di origine istriana protagonista a Venezia accanto a Ciardi del rinnovamento in senso realistico del paesaggio e vero poeta della laguna, presente con dipinti, disegni, bozzetti e un prezioso ventaglio con scene di pesca. La presenza inoltre di artisti stranieri attratti dal tema marino sarà documentata dal tedesco Bernhard Fiedler e da Thomas Ender.

Un ideale itinerario geografico fissa inoltre i temi prediletti del genere, da Chioggia alle isole della laguna, con Burano come meta prediletta da più generazioni di artisti, alle spiagge del Lido o di Grado, al porto emporiale di Trieste, fino alla costa istriana.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Mazzotta, a cura di Maria Masau Dan e Isabella Reale, con testi di Susanna Gregorat, Cristina Fenu, Dino Casagrande, Sara Campaner.

 

 

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Sarà possibile accedere solo alla dimora baronale, che nel periodo dei lavori presenterà barriere architettoniche a tutti i piani e non sarà pertanto visitabile da persone a mobilità ridotta. La parte baronale, con ingresso da via Cadorna 26, sarà aperta tutti i giorni (tranne il martedì) con orario 9 – 19 ad ingresso gratuito.