Tema del giorno: il pesce d’aprile

Una delle più belle opere del Museo Revoltella dedicata a questo soggetto:

FRANCESCO MALACREA (Trieste, 1812-1886)
Pesci, 1859
Olio su tela, cm 55×42
Legato Carlo e Maria Piacere 
Museo Revoltella, Trieste, Inv. 2620


Tra le meno scontate composizioni di Malacrea, questa natura morta con pesci e verdure, che reca la data del 1859, rientra in quel gruppo di opere, tra cui va inserita anche la Natura morta con alzata (dello stesso anno e a sua volta proveniente dalla collezione Piacere) in cui egli adotta il primissimo piano per evidenziare al massimo le caratteristiche degli oggetti rappresentati e colpire lo spettatore con la sua abilità imitativa.

La verticalità della composizione, unita all’illuminazione violenta e alla compressione dello spazio, genera un senso di inquietudine e conferisce all’immagine un’intonazione drammatica, solo in parte attenuata dalla delicatezza del “contorno” di insalata e funghi, che lascia intuire il proseguimento della storia sulla tavola imbandita. Selezionati con cura in base ai colori, branzino, triglia e razza, “impiccati” sul gancio e visti da così vicino assumono un aspetto imponente e vagamente umanizzato.

Lo coglie anche il critico Teo Giannotti (1941) che definisce i suoi pesci “divertenti (…) con certi occhi furbeschi e motteggiatori e certe bocche aperte e rotonde, ferme in espressioni ironicamente attonite”.
Lo stesso critico esclude ogni riferimento a modelli precedenti per la pittura di Malacrea, ma di fronte a quest’opera è inevitabile cedere alla tentazione di ricordare La razza o la Natura morta con pesci di Chardin (Getty Museum) dove i due sgombri appesi al centro della tela sopra una tavola assumono ugualmente una dimensione monumentale.
 

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