e, tutti i venerdì d’estate, cinema & arte

 

REVOLTELLA ESTATE 2010

Diciottesima edizione

22 luglio – 5 settembre

art&cinema

  

Nell’ambito delle attività estive del Civico Museo Revoltella-Galleria d’arte moderna di Trieste, l’Assessorato alla cultura del Comune di Trieste e la Direzione del Museo Revoltella in collaborazione con La Cappella Underground presentano il ciclo di proiezioni cinematograficheart&cinema”, dedicato alle interrelazioni fra la settima e le altre arti. La rassegna sarà programmata, in concomitanza con le aperture serali estive del Museo, nelle serate di venerdì dal 23 luglio al 27 agosto 2010, con inizio proiezioni alle ore 20.30.

 

Il percorso di esplorazione delle interferenze e relazioni tra cinema e arti figurative, secondo un filone progettuale già collaudato nelle attività museali (recentemente, attorno alle mostre dedicate a Leonor Dini e Giorgio Carmelich), offrirà quest’estate sei occasioni di riflessione e di indagine, con film documentari e lungometraggi biografici dedicati a importanti soggetti e personalità del mondo della pittura, della scultura e dell’architettura.

 

Il primo appuntamento, venerdì 23 luglio alle ore 20.30, propone un evento speciale in collaborazione con la Cineteca di Bologna intitolato Parole dipinte: il cinema sull’arte di Luciano Emmer. Sulla base di una recentissima pubblicazione in dvd, sarà presentata una selezione dai rarissimi e pluripremiati documentari d’arte realizzati da Emmer durante una carriera ultrasessantennale: del maestro, nato a Roma nel 1918 e scomparso nel 2009, noto per le sue commedie degli anni ‘50 e per essere stato uno degli inventori del Carosello televisivo, saranno proiettati Racconto da un affresco su Giotto (1940) e Paradiso terrestre su Bosch (1941), per proseguire con Carpaccio nella Leggenda di Sant’Orsola (1948) e altri cortometraggi di ambientazione veneziana, oltre a successivi lavori su Goya (1950), Leonardo Da Vinci (1952) e Picasso (1954).

 

Il tema della serata di venerdì 30 luglio sarà cinema & architettura, in parallelo alle iniziative di Piazza dell’Architettura al Salone degli Incanti: in programma all’Auditorium del Revoltella il film My Architect – A Son’s Journey (2003), un documentario della rete americana HBO dedicato a Louis Kahn (1901-1974), uno dei maestri dell’architettura contemporanea, e realizzato come una ricerca personale sulle orme del padre da parte del figlio illegittimo dell’artista, Nathaniel Kahn.

 

Il soggetto cinema e pittura sarà al centro della proiezione di venerdì 6 agosto, con il film Pollock (2000) per la regia di Ed Harris: uno dei migliori bio-pic degli ultimi anni dedicati alla ricostruzione di una figura d’artista, in questo caso il geniale pittore astrattista americano Jackson Pollock (1912-1956), inventore dell’action painting, interpretato magistralmente e ritratto con cura maniacale nei dettagli dallo stesso Harris.

 

E’ ancora la pittura, o più precisamente il rapporto cinema e art nouveau, il nucleo dell’appuntamento di venerdì 13 agosto con la presentazione della versione originale integrale del lungometraggio Klimt (2006) di Raoul Ruiz, con John Malcovich nella parte del protagonista: secondo le parole del regista, si tratta non tanto di una biografia lineare della vita di Gustav Klimt (1862-1918), quanto di una fantasmagoria che tratteggia le caratteristiche stilistiche uniche dell’artista, il prevalere della bellezza, l’eccesso di colore, gli spazi distorti e gli angoli complessi, per illuminare una delle più ricche, contraddittorie e misteriose epoche della storia moderna.

 

La serata di venerdì 20 agosto, intitolata cinema e modì, propone un film classico e invisibile di Jacques Becker, dedicato a Max Ophüls che ne aveva scritto la prima sceneggiatura: Montparnasse 19 (1958), un ritratto emozionante e visionario dell’ultimo anno di vita parigina del pittore e scultore Amedeo Modigliani (1884-1920) realizzato con stile che anticipa la nouvelle vague e un eccezionale cast italo-francese (Gérard Philipe, Anouk Aimée, Lea Padovani).

 

Ultima proiezione in programma venerdì 27 agosto, con il lungometraggio biografico Camille Claudel (1988) di Bruno Nuytten, incentrato su un originale soggetto fra cinema e scultura: quasi trent’anni nella vita della scultrice Camille Claudel (1864-1943), sorella maggiore del poeta e drammaturgo cattolico Paul Claudel, nonché allieva e amante dell’artista Auguste Rodin (1840-1917), con un cast imponente dominato da Isabelle Adjani e Gérard Depardieu.

 

 

art&cinema

 

Auditorium Museo Revoltella Trieste

 

ogni venerdì

dal 23 luglio al 27 agosto 2010

 

inizio proiezioni ore 20.30

film in versione originale sottotitolati in italiano

 

Comune di Trieste Assessorato alla cultura

Museo Revoltella galleria d’arte moderna

La Cappella Underground

 

Biglietto unico ingresso al Museo

6 euro (intero), 4 euro (ridotto)

 

venerdì 23 luglio cinema & documentari d’arte

PAROLE DIPINTE: IL CINEMA SULL’ARTE DI LUCIANO EMMER

In collaborazione con la Cineteca di Bologna

Presentazione a cura di Lorenzo Codelli (La Cineteca del Friuli)

I documentari d’arte, premiati in tutto il mondo e finora introvabili, rappresentano la prima fase creativa della lunghissima carriera di Luciano Emmer, nonché il suo lavoro più personale e significativo: dai pionieristici Racconto da un affresco su Giotto (1940) e Paradiso terrestre su Bosch (1941), per proseguire con Carpaccio nella Leggenda di Sant’Orsola (1948), fino al Goya presentato nel 1950 da Jean Cocteau. Nei racconti d’arte di Emmer la cinepresa «legge nelle opere le storie e le leggende che i grandi artisti del passato hanno raccontato, come fossero state scritte in un libro per immagini aperto agli occhi di tutti, ma fino ad oggi capito solo da pochi». Il suo primo documentario a colori, Leonardo da Vinci (1952), fu premiato a Venezia con un Leone d’oro; il Picasso (1954), ritratto dell’artista al lavoro nella sua casa di Vallauris, rivive oggi in una versione integrale e restaurata.

 

venerdì 30 luglio cinema & architettura

MY ARCHITECT: A SON’S JOURNEY | regia di Nathaniel Kahn | USA | 2003 | 115′

Presentazione a cura di Andrea Battistoni (Università di Trieste)

Louis Kahn, uno dei maestri dell’architettura contemporanea, fu uomo di singolare personalità. Sposato per tutta la vita con la stessa donna, ebbe due figli illegittimi da due relazioni al di fuori del matrimonio. Nathaniel, il figlio avuto da una delle due amanti, ripercorre in questo documentario prodotto dalla rete americana HBO le tappe del percorso umano e creativo del padre, attraverso le sue opere, il racconto di colleghi, allievi e dei figli stessi. My Architect è una ricerca personale, ma descrive con sguardo cinematografico unico i lavori e gli edifici progettati da Khan: si passa dai sotterranei della Penn Station a New York, a Dhaka, in Bangladesh, dall’India a Gerusalemme. Ne emerge così la figura di un artista eccentrico, geniale e ispirato, ma allo stesso tempo di un padre dolorosamente lontano.

 

venerdì 6 agosto – cinema & action painting

POLLOCK | regia di Ed Harris | USA | 2000 | 122′

Presentazione a cura di Leonardo Gandini (Università di Modena e Reggio-Emilia)

Seguendo il filo di un flashback, ecco la vita di un artista ossessionato dalla propria ricerca, tra genio e sregolatezza. Esordio alla regia di Ed Harris, che interpreta il grande pittore astrattista americano: sfruttando anche la straordinaria somiglianza fisica e combinandola ad una maniacale ripresa dei luoghi e dei comprimari, il film sembra cogliere senza indulgenze o trionfalismi la natura di Jackson Pollock (1912-1956). Tratto dal libro Jackson Pollock: An American Saga di Steven Naifeh e Gregory White Smith, il film fruttò a Harris una nomination all’Oscar, mentre la statuetta per la miglior attrice non protagonista andò a Marcia Gay Harden nella parte di Lee Krasner, moglie dell’artista.

 

venerdì 13 agosto cinema & art nouveau

KLIMT | regia di Raoul Ruiz | Austria/Francia/Germania/GB | 2006 | 131′

Presentazione a cura di Daniele Terzoli (La Cappella Underground)

Attraverso schegge ed improvvise illuminazioni, Ruiz racconta i tratti essenziali della vita artistica e amorosa di Gustav Klimt (1862-1918), celebre pittore austriaco ribelle e portabandiera dell’Art Nouveau. Con il suo stile che si ispirava ai mosaici bizantini, Klimt, interpretato qui da John Malcovich, destò scandalo per il carattere erotico della sua pittura. «Il film non è una biografia lineare della vita e dell’epoca di Klimt; è più una fantasia o, se vi piace, una fantasmagoria» dichiara il regista. «Volevo tratteggiare le caratteristiche stilistiche uniche dell’arte di Klimt, il prevalere della bellezza, l’eccesso di colore, gli spazi distorti e gli angoli complessi, per cogliere la vita e illuminare una delle più ricche, contraddittorie e misteriose epoche della storia moderna».

 

venerdì 20 agosto – cinema & modì

MONTPARNASSE 19 (Les amants de Montparnasse) | regia di Jacques Becker | Francia | 1958 | b/n | 107′

Presentazione a cura di Maurizio Cabona (Il Giornale)

Film di transizione fra tradizione e Nouvelle Vague, che ripercorre con gusto visionario e grande capacità di emozionare l’ultimo anno della vita del pittore Amedeo Modigliani (1884-1920). La pellicola era dedicata a Max Ophüls, che ne aveva scritto la sceneggiatura, tratta dal romanzo Les Montparnos di Georges Michel. Un cast d’eccezione, con Gérard Philipe nella parte del protagonista e Anouk Aimée nel ruolo della pittrice Jeanne Hébuter, accanto a Lilli Palmer e Lea Padovani, è diretto da Jacques Becker, che utilizza ripetizioni e movimenti di camera per riflettere la vita confusa e disorientata di Modigliani.

 

venerdì 27 agosto cinema & scultura

CAMILLE CLAUDEL | regia di Bruno Nuytten | Francia | 1988 | 170′

Presentazione a cura di Elisa Grando (Il Piccolo)

Dal libro omonimo di Reine-Marie Paris, quasi trent’anni nella vita della scultrice Camille Claudel (1864-1943), sorella maggiore del poeta e drammaturgo cattolico Paul Claudel, nonché allieva dell’artista Auguste Rodin (1840-1917), amata dal primo e amante del secondo per dodici scandalosi anni. Ritmo convulso, coerente alla tempestosa passionalità della sua protagonista. Pochi altri film hanno saputo raccontare la scultura con altrettanta forza, soprattutto grazie all’interpretazione potente di Gérard Depardieu nella parte di Rodin e della straordinaria intensità di Isabelle Adjani, premiata a Berlino; cinque premi César completano il palmarès del film.

 

 

 

 

 

 

 

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