L’esposizione prevede un riallestimento consistente di alcune sezione nevragliche del percorso espositivo permanente della Galleria d’arte moderna, a partire dall’atrio, che vedrà esposta per la prima volta al Museo Revoltella la colossale statua in gesso della Dea Roma di Attilio Selva, donata dall’Associazione Laureati dell’Università di Trieste nel 1963 e realizzata negli anni Cinquanta dallo scultore triestino, già noto in città per la sua produzione monumentale (i pili portabandiera di Piazza Unità, il Monumento ai Caduti sul piazzale di S. Giusto e il Monumento a Guglielmo Oberdan presso la Casa del Combattente).
Al terzo piano della galleria, affiancata all’esposizione dell’atelier di Ruggero Rovan, già in essere, verrà allestita una sezione dedicata alle opere di Marcello Mascherini, circa una quindicina, realizzate tra la metà degli anni Venti e la metà degli anni Cinquanta, che ne favorirà una lettura complessiva, ponendo in luce il cruciale sviluppo stilistico di quei decenni di uno dei maggiori protagonisti dell’ambiente artistico triestino della prima metà del Novecento. La tappa successiva, al quarto piano della galleria, vedrà del tutto riallestita la Sala ‘bistolfiana’ nella quale, accanto ai due imponenti gruppi scultorei di Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato 1859 – La Loggia – TO, 1933), che da sempre donano a questo ambiente una marcata caratterizzazione e una non comune spettacolarità, saranno esposte le opere di maggiore importanza e suggestione degli ultimi decenni del XIX secolo e dei primi decenni del XX, in un contesto espositivo che vedrà riuniti scultori locali (Spazzapan, Rovan, Asco, Hollan, Marin, Ceconi di Montececon e altri) e scultori nazionali (Canonica, Malfatti, Ambrosi, Barcaglia) a confronto.