La scultura nelle raccolte del Museo Revoltella

da Canova al XXI Secolo

4 novembre 2022 – 25 aprile 2023
#150revoltella

In occasione delle celebrazioni dei 150 anni dalla sua fondazione (1872 – 2022) il Museo Revoltella sta organizzando una mostra dedicata alla scultura, accompagnata dalla pubblicazione del catalogo scientifico della raccolta, che comprende circa duecento pezzi. La rassegna e il progetto editoriale, si inseriscono in un programma più ampio, avviato fin dal 2018 con la valorizzazione e il riallestimento delle opere del Primo Novecento al quinto piano della Galleria d’arte moderna e proseguito, nel 2020, con la pubblicazione del catalogo del fondo ottocentesco di Giuseppe Lorenzo Gatteri, tra le raccolte grafiche più consistenti e rilevanti del patrimonio artistico del Museo Revoltella.

Alberto Viani, Cariatide, 1952, marmo, 120 cm, inv. 3662
Alberto Viani, Cariatide, 1952, marmo, 120 cm, inv. 3662

La Mostra

La raccolta delle sculture del Museo Revoltella è caratterizzata da un’ampia varietà di opere in marmo, pietra, bronzo, terracotta, cera, ceramica, legno e tessuto e si estende temporalmente dal Primo Ottocento, a partire dall’importante bozzetto in gesso di Antonio Canova, elaborato nei primi anni dell’Ottocento per la statua colossale di Napoleone nelle vesti di Marte pacificatore che, unitamente al busto di Napoleone I di Jean Antoine Houdon (1806) e al busto in marmo di Felice Baciocchi di Lorenzo Bartolini (1808 -1809), documenta la scultura in epoca napoleonica, e fino al 2003 con l’assemblaggio intitolato Histoires de Boites à Lettres n. 12 – Le Carneval d’Ensor, realizzato nel 2003 da Daniel Spoerri, tra i fondatori del movimento del Nuoveau Réalisme.
Il percorso espositivo, che si snoderà dall’atrio di Palazzo Brunner al sesto piano della Galleria d’arte moderna, prevede uno sviluppo articolato in dieci principali nuclei tematici:

  1. La scultura nelle raccolte del Museo Revoltella. Da Canova al XXI secolo. Le ragioni di una mostra.
  2. Una ‘Dea’ ritrovata. La Dea Roma di Attilio Selva
  3. Pasquale Revoltella e la sua dimora: la scultura come “programma di vita”.
  4. La scultura come “programma di vita”. Gli scultori di Palazzo: Pietro Magni
  5. Il Primo Ottocento: Antonio Canova, Jean Antoine Houdon, Lorenzo Bartolini e la scultura in età napoleonica
  6. La scultura come “programma di vita”. Gli scultori di Palazzo: Pietro Magni , Giovanni Depaul
  7. La scultura come “programma di vita”. Gli scultori di Palazzo: Magni , Luigi Ferrari e gli Accademici di Carrara
  8. Marcello Mascherini al Museo Revoltella
  9. La scultura del Museo Revoltella dagli anni della sua istituzione (1872) al Primo Dopoguerra: Verismo, Simbolismo e Anni Trenta
  10. Il Novecento: dal Secondo Dopoguerra all’Informale di Arnaldo Pomodoro

L’esposizione prevede un riallestimento consistente di alcune sezione nevragliche del percorso espositivo permanente della Galleria d’arte moderna, a partire dall’atrio, che vedrà esposta per la prima volta al Museo Revoltella la colossale statua in gesso della Dea Roma di Attilio Selva, donata dall’Associazione Laureati dell’Università di Trieste nel 1963 e realizzata negli anni Cinquanta dallo scultore triestino, già noto in città per la sua produzione monumentale (i pili portabandiera di Piazza Unità, il Monumento ai Caduti sul piazzale di S. Giusto e il Monumento a Guglielmo Oberdan presso la Casa del Combattente).

Al terzo piano della galleria, affiancata all’esposizione dell’atelier di Ruggero Rovan, già in essere, verrà allestita una sezione dedicata alle opere di Marcello Mascherini, circa una quindicina, realizzate tra la metà degli anni Venti e la metà degli anni Cinquanta, che ne favorirà una lettura complessiva, ponendo in luce il cruciale sviluppo stilistico di quei decenni di uno dei maggiori protagonisti dell’ambiente artistico triestino della prima metà del Novecento. La tappa successiva, al quarto piano della galleria, vedrà del tutto riallestita la Sala ‘bistolfiana’ nella quale, accanto ai due imponenti gruppi scultorei di Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato 1859 – La Loggia – TO, 1933), che da sempre donano a questo ambiente una marcata caratterizzazione e una non comune spettacolarità, saranno esposte le opere di maggiore importanza e suggestione degli ultimi decenni del XIX secolo e dei primi decenni del XX, in un contesto espositivo che vedrà riuniti scultori locali (Spazzapan, Rovan, Asco, Hollan, Marin, Ceconi di Montececon e altri) e scultori nazionali (Canonica, Malfatti, Ambrosi, Barcaglia) a confronto.

Il percorso espositivo si snoda poi salendo verso il quinto piano della galleria, dove in itinere s’incontrano alcune sculture di rilievo, che per dimensione e peso (Ruggero Rovan, Il bacio), o a causa delle loro delicate condizioni strutturali (Marcello Mascherini, La sirena), hanno sempre mantenuto inalterata la propria collocazione all’interno del museo.

Il sesto piano, infine, complessivamente ripensato per accogliere un maggiore numero di opere di scultura, generalmente conservate in deposito o per lungo tempo esposte in altra sala, concluderà il lungo itinerario espositivo.

Le sezioni tematiche principali sopra descritte, saranno inoltre integrate da alcune sottosezioni non meno importanti, che presenteranno anche delle novità interessanti e inedite, a partire dall’esposizione, in uno spazio dedicato, dell’intera raccolta di bronzetti e di scultori regionali (anni ‘40-’50) e nazionali, circa una ventina, da molti anni non esposti al pubblico, che comprende anche una serie di pezzi di recente donazione, ad un settore in cui saranno riunite le sculture di più recente realizzazione tra gli anni Ottanta del Novecento e i primi anni del Duemila, con la presentazione al pubblico della recente donazione di un’opera rappresentativa della cosiddetta “Fiber Art” o “Soft Sculpture” dell’artista triestina Lydia Peredominato, attiva e affermata in questo specifico ambito artistico a Roma ormai da diversi decenni.

Il progetto espositivo così strutturato, con parte delle opere contestualizzate nell’ambiente storico e parte dislocate nella Galleria d’arte moderna, permette di inquadrare in questo modo l’incremento storico delle collezioni con l’esposizione della maggior parte dei pezzi, e di porre in evidenza la specificità degli scultori e delle opere di maggior valore.

La mostra si snoda, come anticipato, lungo l’intero percorso museale: dall’atrio d’ingresso, in cui verrà collocata l’imponente scultura di Attilio Selva intitolata “Dea Roma” (1950 circa), per la quale si prevede un restauro sostanziale e che verrà presentata al pubblico per la prima volta e fino al sesto piano della Galleria d’arte moderna.

A tu per tu con la scultura

Avviciniamoci alle opere del Museo Revoltella

Pubblicazione periodica di approfondimenti sulla collezione scultorea in esposizione

A tu per tu con la scultura

Luciano Minguzzi

Bologna 1911 – 2004 Acrobata cinese1937bronzo, inv. 2824acquisto alla XXIII Biennale di Venezia, 1942 L’Acrobata cinese, di cui esiste anche una versione in cera di proprietà privata, viene realizzato da Minguzzi all’età di 26 anni e presentato alla Biennale di Venezia del 1942, dove lo scultore ha una sala personale.

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Adalberto Cencetti

Roma 1847 – 1907 Tentazione (Busto di gentiluomo – Busto femminile)1877 circaterracotta, inv. 781- 782acquisto, 1877 «La Tentazione è il titolo dei due busti in terracotta del sig. Adalberto Concetti di Roma. L’idea è graziosissima. Si guardano e si sorridono. Il sorriso di lui è l’ultimo raggio di un sole

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Leonardo Bistolfi

Casale Monferrato 1859 – La Loggia 1933 Il funerale della Vergine 1899-1903 circa gesso, inv. 800 acquisto alla VI Biennale di Venezia, 1905 Al quarto piano della Galleria d’arte moderna del Museo Revoltella vi è una sala di notevole interesse e originalità, poiché delimitata da un lato dall’imponente gruppo allegorico

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Paul Troubetzkoy

Intra 1866 – Suna 1938 Ritratto del pittore Rietti1911bronzo, inv. 807dono di Rodolfo Brunner, 1914 «Mi pregio di comunicare – scrive il podestà Alfonso Valerio al Curatorio del Museo Revoltella – che il signor Rodolfo Brunner, nell’intento di arricchire le collezioni di belle arti della città, ha acquistato recentemente un

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Medardo Rosso

Torino 1858 – Milano 1928 Gavroche post 1883 bronzo, inv. 2307 acquisto, 1936 Presentato per la prima volta all’Esposizione di Belle Arti di Roma nel 1883 probabilmente con il titolo Dopo una scappata, e l’anno successivo a Roma a una mostra omonima, il soggetto ebbe una grande fortuna come documentano le

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L'innominato - Augusto Benvenuti - Venezia 1839 – 1899
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Augusto Benvenuti

Venezia 1839 – 1899 L’Innominato gesso patinato, inv. 797 dono dell’autore, 1894 «Il busto di marmo di Carrara, esposto nella Galleria A al n. 17, è dei più finiti, dei più diligentemente lavorati dell’Esposizione di Belle Arti; qui non è caduto sul marmo un solo colpo ruvido, e trascurato; l’acciaio

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A tu per tu con la scultura

Karl Cauer

Bonn 1828 – 1885 Ritratto di Pasquale Revoltella1858gesso, inv. 2140legato del fondatore Pasquale Revoltella, 1872 Dei diversi ritratti del fondatore conservati nelle raccolte del Museo Revoltella questo, dello scultore tedesco Karl Cauer, propone un’interessante variante a figura intera di Pasquale Revoltella, realizzato quando aveva sessantatré anni e in un momento

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Domenico Trentacoste

Palermo 1859 – Firenze 1933 La derelitta 1893 marmo, inv. 798 acquisto alla Biennale di Venezia, 1895 Esposta alla prima Biennale di Venezia, nel 1895, La derelitta di Domenico Trentacoste, scultore palermitano residente a Parigi dal 1880, otteneva uno straordinario successo, tanto da rendere subito celebre il nome del suo

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Donato Barcaglia

Pavia 1849 – Roma 1930 Preghieramarmo, inv. 818legato Antonio Caccia, 1927 L’opera è entrata a far parte della collezione del Museo Revoltella attraverso il legato Antonio Caccia nel 1927, assieme a un importante nucleo di opere che hanno permesso di arricchire in modo significativo le collezioni del museo.  È l’ultimo

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Attilio Selva

Trieste, 1888 – Roma, 1970 Dea Roma 1950 circa gesso, inv. 3786 dono dell’Associazione Laureati dell’Università di Trieste, 1965 La versione in gesso, alta 2,90 metri, è stata donata dall’Associazione Laureati dell’Università di Trieste al Museo Revoltella nel 1965. Risale al decennio precedente l’idea di realizzare una statua raffigurante l’idealizzazione

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L’ATTIVITÀ DI RESTAURO

Gli interventi di restauro, di varia tipologia e con diversi gradi di incisività in accordo e con la consulenza della Soprintendenza locale, costituiscono l’altro aspetto imprescindibile del programma di valorizzazione della raccolta di scultura che, nel far convergere necessariamente l’attenzione su ciascun pezzo per ristabilirne lo stato di conservazione ottimale, hanno fornito un valido pretesto per riconsiderarne la storia museale e per proseguire la ricerca storica-artistica di ognuno di loro.

IL CATALOGO

Il 2022 offre inoltre l’opportunità di pubblicare il catalogo scientifico delle opere di scultura conservate al Museo Revoltella. Un volume che, curato da Susanna Gregorat e Barbara Coslovich, del tutto svincolato dal percorso della mostra, raccoglie duecento schede di approfondimento di altrettante sculture, tra pezzi singoli e gruppi omogenei di sculture, documentando in tal modo una delle sezioni di maggiore valore e consistenza dell’intero patrimonio artistico del Museo Revoltella.

APPUNTAMENTI

Appuntamenti

Da Canova al XXI secolo. La scultura al Museo Revoltella

Ciclo di incontri e visite guidate a corredo della mostra “La scultura nelle raccolte del Museo Revoltella” Prosegue fino al 25 aprile la mostra “La scultura nelle raccolte del Museo Revoltella. Da Canova al XXI secolo”, il grande evento espositivo inaugurato lo scorso novembre per celebrare i 150 anni dalla

Info

Civico Museo Revoltella

Dal 4 novembre 2022
al 25 aprile 2023

Aperto tutti i giorni
dalle 9 alle 19
chiuso il martedì

info +39 040 675 4350 
#150revoltella

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