La raccolta delle sculture del Museo Revoltella è caratterizzata da un’ampia varietà di opere in marmo, pietra, bronzo, terracotta, cera, ceramica, legno e tessuto e si estende temporalmente dal Primo Ottocento fino ai gironi nostri: dal bozzetto in gesso di Antonio Canova per la statua colossale di Napoleone nelle vesti di Marte pacificatore alla scultura del XXI secolo.
Il suggestivo percorso espositivo, che si snoda attraverso tutti i sei piani del Museo, si articola in diversi nuclei tematici, tra cui: la “Dea Roma” (1950), monumentale statua in gesso di Attilio Selva, restaurata per l’occasione e presentata al pubblico per la prima volta, che apre la mostra all’ingresso del Museo; il Classicismo del Primo Ottocento, con opere di Canova, Houdon e Bartolini; Pietro Magni e gli scultori di palazzo; la scultura di Marcello Mascherini, con 15 opere realizzate dagli anni Venti ai Cinquanta dal celeberrimo artista triestino; le acquisizioni del Revoltella dalla sua istituzione al Primo Dopoguerra; il Novecento, con opere dal Secondo Dopoguerra fino all’arte informale di Arnaldo Pomodoro.
A impreziosire l’allestimento anche alcune novità e inediti: la raccolta di bronzetti e altre opere di scultori regionali e nazionali, degli anni Quaranta e Cinquanta, da tempo non esposte al pubblico; e le sculture di più recente realizzazione, dagli anni Ottanta fino ai primi del Duemila, con la presentazione della recente donazione di un’opera rappresentativa della cosiddetta Fiber Art o Soft Sculpture dell’artista triestina Lydia Predominato.