Storie di lasciti e acquisizioni
Un patrimonio lungo 150 anni
Esattamente un secolo e mezzo fa veniva istituito il Museo Revoltella su disposizione testamentaria del barone Pasquale Revoltella (Venezia 1795 – Trieste 1869), a tre anni dalla sua morte, avvenuta l’8 settembre del 1869.
Pasquale Revoltella fu tra i personaggi più importanti e influenti della Trieste ottocentesca, validissimo trait d’union tra la nostra città e l’imperiale casa asburgica, ma anche autorevole interlocutore per conto dell’Austria nel dibattutissimo e complesso affaire de Suez, del quale fu tenace sostenitore e azionista. Estese e rilevanti furono perciò le sue relazioni, tanto nel contermine territorio del Lombardo-Veneto quanto diffusamente in Europa e nel Vicino Oriente.
Palazzo Revoltella, la sontuosa residenza edificata esattamente a metà Ottocento (1853-1858) nel Borgo Giuseppino, su progetto dell’architetto berlinese Friedrich Hitzig, è il riflesso evidente e straordinario della mentalità e dello spirito del barone, costantemente rivolti al superamento dei confini della sua città, in nome di uno sviluppo socio-economico-culturale non limitato a se stesso, bensì esteso alla propria città e al proprio ambito territoriale.
Le ambiziose relazioni internazionali del barone si configurano così fin dalla scelta, non comune a Trieste per un privato cittadino seppure molto facoltoso, di servirsi dell’opera di un affermato e noto progettista centroeuropeo, anziché del lavoro di un architetto locale, pur affermato e famoso, per la costruzione della propria prestigiosa abitazione.